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NUOVA ZELANDANuova Zelanda, è guerra al tabacco: divieto a vita di comprarlo per i giovani

09.12.21 - 16:36
La legge, che entrerà in vigore nel 2023, bandirà dall'acquisto (per sempre) gli under 14, ma non mancano i dubbi
Keystone
Nuova Zelanda, è guerra al tabacco: divieto a vita di comprarlo per i giovani
La legge, che entrerà in vigore nel 2023, bandirà dall'acquisto (per sempre) gli under 14, ma non mancano i dubbi

AUCKLAND - Tagliare fuori dal consumo di sigarette un'intera generazione, e tutte quelle a venire.

È questo l'obiettivo dichiarato delle nuove misure che verranno introdotte a partire dal 2022 in Nuova Zelanda su tutte quella del bando - a vita - dall'acquisto di sigarette e tabacco da parte di chi ha 14 anni o meno. In questo modo, si crea un futuro «di generazioni senza fumo», conferma il governo, che parla di «un giorno storico per la salute della nostra gente». Il limite d'età verrà invece introdotto a partire dal 2023.

Come riportato dal Guardian oltre a questa, pesante, novità ce ne sono altre: un aumento del prezzo delle sigarette, una diminuzione della nicotina nel tabacco, un taglio alle concessioni di vendita per i negozi e un aumento ai fondi alle associazioni che si occupano di dipendenze. Una cosa abbastanza importante, e controversa, è che tutte queste nuove misure non riguardano in alcun modo lo svapo, le e-sigarette e i loro liquidi largamente diffusi fra i teenager.

Oltre ai giovani e giovanissimi, fra le categorie più a rischio ci sono quelle dei nativi e soprattutto dei maori il cui tasso di fumatori è molto elevato (circa il 29%). Una percentuale, ne è convinto il Governo, che difficilmente avrebbe potuto calare senza l'introduzione di misure sensibilmente più severe.

D'altra parte però è diffusa la preoccupazione che - alzando il prezzo delle sigarette e abbassando il contenuto di nicotina - si mandino sul lastrico intere econome domestiche delle fasce meno abbienti ed educate della popolazione, com'è il caso proprio dei maori. Fra le altre preoccupazioni c'è anche quella di un ormai praticamente certo aumento del contrabbando e del mercato nero.

 

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