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REGNO UNITO«Facebook ha lucrato sul genocidio dei Rohingya»

06.12.21 - 20:43
Lo sostiene una doppia class action che chiede al social di Zuckerberg 150 miliardi di dollari
Keystone
«Facebook ha lucrato sul genocidio dei Rohingya»
Lo sostiene una doppia class action che chiede al social di Zuckerberg 150 miliardi di dollari

LONDRA - Con la sua negligenza, Facebook avrebbe contribuito al genocidio dei musulmani Rohingya in Myanmar e in altri Paesi.

È quello che sostiene una doppia class action, depositata nel Regno Unito e negli Stati Uniti e che - riporta il Guardian - chiede all'azienda di Zuckerberg 150 miliardi di dollari in danni.

Stando ai querelanti, il social non avrebbe fatto nulla per placare il discorso d'odio e - anzi - i suoi algoritmi hanno in qualche modo premiato i post che ne incitavano l'uccisione, rendendoli più visibili all'utenza.

«Facebook ha scambiato le vite dei Rohingya per il suo profitto e per una maggiore diffusione nel mercato in una piccola nazione del Sud-est asiatico», riporta il testo, «anche di fronte all'evidenza dei fatti, il social network ha comunque continuato a fare quello che stava facendo».

Facebook, arrivato nel Paese nel 2011 si è rapidamente diffuso in maniera capillare nella società. Già nel 2018 l'azienda aveva pubblicamente confermato di non aver fatto abbastanza per prevenire le incitazioni alla violenza e all'odio contro i Rohingya.

Stando a quanto confermato da un'indagine indipendente svolta per conto del social network, diversi post possono essere collegati ad aggressioni e violenze nel mondo reale.

Una problematica, quella delle campagne d'odio in aree del mondo più discoste volutamente ignorate da Facebook, di cui aveva parlato anche la whistleblower Frances Haugen.

 

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