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STATI UNITILa pillola di Pfizer contro il Covid cerca un ok d'emergenza negli States

16.11.21 - 21:25
La sua efficacia contro i sintomi gravi è dell'89% e verrà prodotto anche un generico. Ecco perché è una cosa positiva
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La pillola di Pfizer contro il Covid cerca un ok d'emergenza negli States
La sua efficacia contro i sintomi gravi è dell'89% e verrà prodotto anche un generico. Ecco perché è una cosa positiva

WASHINGTON D.C. - Per la lotta al coronavirus si è puntato moltissimo sui vaccini e un po' meno sulle cure farmacologiche, quasi due anni dopo l'inizio della pandemia le cose potrebbero cambiare, e forse svoltare, proprio attraverso i farmaci. Ci crede senz'altro Pfizer che sta spingendo molto il suo paxlovid una cura antivirale in pastiglie che ha dato risultati molto incoraggianti.

Se assunto al manifestarsi dei sintomi è infatti in grado di ridurre in maniera importante la possibilità che si sviluppino sintomi gravi, l'ospedalizzazione e la morte. Deve però essere somministrato assieme a un altro antivirale, il ritonavir. Il grado d'efficacia in questo senso è elevato e si attesta attorno all'89%.

È di oggi la notizia che l'azienda americana starebbe cercando l'approvazione d'emergenza da parte dell'organo di controllo dei farmaci americano ovvero la Food and Drug Administration. Un ok di questo tipo era stato dato, in via temporanea, anche a diversi dei vaccini somministrati negli Stati Uniti.

Al momento Pfizer ha confermato la sua volontà d'investire un miliardo di dollari nella produzione e distribuzione del farmaco, allo stesso tempo ha concesso la possibilità di realizzare un generico, a costo ridotto, del paxlovid.

«Con più di 5 milioni di morti e un numero incalcolabile di vite colpite da questa devastante malattia, c'è un bisogno urgente di terapie che possano salvare delle vite», ha commentate Albert Bourla Ceo di Pfizer, «i risultati degli esami dimostrano che il nostro farmaco è in grado di farlo».

Fra gli altri ”concorrenti” c'è anche Merck che ha sviluppato con Ridgeback il molnupiravir, approvato nel Regno Unito e anche al vaglio di Ema e Swissmedic. Pure la licenza di questo farmaco è stata ceduta per permettere una distribuzione anche nei paesi più poveri.

Sebbene non possano sostituirsi in alcun modo all'azione preventiva e arginante del contagio dei vaccini, questo tipo di terapie sono importanti perché permettono di ridurre i decorsi gravi. Un'eventualità non da poco in uno scenario, quello della convivenza con il virus per un periodo medio-lungo, che sembra sempre più quello più probabile.

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