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STATI UNITIIl miliardario Durst è colpevole di un omicidio che risale a oltre vent'anni fa

18.09.21 - 22:00
Nel 1982 aveva ucciso la prima moglie. E nel 2000 la donna che l'aveva aiutato a coprire le tracce
Reuters
Fonte ATS
Il miliardario Durst è colpevole di un omicidio che risale a oltre vent'anni fa
Nel 1982 aveva ucciso la prima moglie. E nel 2000 la donna che l'aveva aiutato a coprire le tracce

NEW YORK - Robert Durst, l'eccentrica "pecora nera" di una dinastia immobiliare di New York che per metà della vita era riuscito a schivare la giustizia ma nel 2015 era stato arrestato dopo aver involontariamente confessato di «averli ammazzati tutti» in un documentario su Hbo, è stato riconosciuto colpevole dell'omicidio di un'amica oltre venti anni fa a Los Angeles.

Il verdetto della giuria, dopo sette ore in camera di consiglio, è stato l'ultimo capitolo di una saga pluridecennale cominciata nel 1982 con la sparizione della prima moglie Kathie e conclusasi oggi con quel «colpevole» per l'assassinio nel 2000 di Susan Berman, l'amica e figlia di un boss mafioso a Las Vegas che, dopo averlo aiutato a coprire le tracce della scomparsa della consorte, aveva minacciato di andare alla polizia a spiattellare tutto. Susan era stata trovata morta in casa, uccisa con un colpo di pistola alla testa.

Durst, che ha 78 anni e non è apparso in aula perché in isolamento da Covid, è stato riconosciuto colpevole di omicidio di primo grado (equivalente all'omicidio intenzionale in Svizzera). Starà ora al giudice, il 18 ottobre, decidere se condannarlo al carcere a vita senza sconti di pena come previsto per chi ha ucciso un testimone.

Messo ai margini dalla famiglia (il fratello Douglas ha deposto al processo contro di lui), Durst era stato arrestato a New Orleans sei anni fa, poche ore prima dell'andata in onda sull'emittente tv a pagamento di "The Jinx" di Andrew Jarecki in cui, sovrappensiero e pensando di non essere registrato, aveva mormorato: «Che diavolo ho fatto? Li ho uccisi tutti, naturalmente».

La polizia gli aveva messo le manette dopo che già più volte nel corso degli anni l'erede della dinastia immobiliare che a New York ha costruito, tra gli altri, il grattacielo di Bank of America e la Freedom Tower a Ground Zero si era reso uccel di bosco. Nel 2000, mentre le autorità avevano cominciato a seguire nuove piste sulla scomparsa della moglie, Durst era fuggito in Texas nascondendosi in una casa di Galveston travestito da donna sordomuta.

L'anno dopo, con un mandato di arresto sulle spalle per la morte dell'anziano vicino Morris Black (per sua stessa ammissione, fatto a pezzi con una sega e un coltello da cucina) si era di nuovo dato alla macchia ed stato arrestato in Pennsylvania, dopo una caccia all'uomo in vari stati, per aver rubato un sandwich da un supermercato pur avendo nell'auto decine di migliaia di dollari in contanti e due armi da fuoco.

Quella volta al processo Durst l'aveva fatta franca riuscendo a convincere la giuria che Black era stato ucciso da un colpo di pistola partito per sbaglio durante una rissa.

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