Forzavano, con il metodo del "black box", gli sportelli automatici. Avevano colpito in diversi Paesi. Svizzera inclusa
VARSAVIA - È conosciuta come la tecnica del "black box". Si tratta di un metodo utilizzato per forzare elettronicamente i bancomat, nonché il "modus operandi" preferito di un paio di truffatori - arrestati lo scorso 17 luglio in quel di Varsavia - che giravano per l'Europa trasformando gli sportelli automatici in "slot machine" sempre vincenti.
I due, entrambi con passaporto bielorusso, entravano in azione praticando alcuni fori o sciogliendo direttamente alcune parti del bancomat per poi collegarlo mediante alcuni cavi a un computer portatile, che fungeva da centro di controllo per fornire al dispositivo l'input per erogare le banconote.
Con questo sistema, si legge in un comunicato dell'Europol, i due hanno si sono messi in tasca l'equivalente di circa 230mila euro, razziando decine di bancomat in diversi paesi del Vecchio continente. Svizzera inclusa.