Quasi quattro milioni i contagi avvenuti nel Paese, che sta ancora affrontando un mini lockdown
BUENOS AIRES - Nell'ambito della pandemia da coronavirus, l'Argentina ha superato gli 80.000 morti, un risultato dovuto ad una accelerazione dei decessi del 38% in maggio.
Secondo l'ultimo rapporto del ministero della Salute argentino, i morti sono stati 539, portando il totale generale a 80.411, mentre i nuovi 30.950 contagi hanno fatto salire il bilancio generale dall'inizio della pandemia a quota 3.915.397.
Per quanto riguarda i reparti di rianimazione, i ricoverati sono 7.668, con una percentuale di occupazione di posti letto del 78,2% sul territorio nazionale e del 75,7% nell'area metropolitana di Buenos Aires.
Per nove giorni alla fine di maggio le zone a rischio argentine hanno osservato uno stretto lockdown, ridotto all'inizio di giugno, ma nuovamente rafforzato per il fine settimana in corso, con la sospensione delle attività economiche, commerciali, industriali, di servizio, culturali, sportive, religiose, educative, turistiche, ricreative e sociali.
Per quanto riguarda le prospettive dei prossimi mesi, segnati dall'ingresso dell'inverno australe, il governo punta ad una accelerazione delle vaccinazioni, e all'inizio della produzione da parte del laboratorio Richmond in Argentina di dosi di vaccino Sputnik V, il cui principio attivo sarà inviato dall'istituto russo Gamaleya.