Cerca e trova immobili

REGNO UNITOTutti quelli che dopo la Brexit il Regno Unito non ha fatto entrare

29.05.21 - 08:00
Sono parecchi, anche con i viaggi assai ridotti causa Covid. E c'è chi teme che ne soffriranno turismo e la forza lavoro
Archivio Keystone
Tutti quelli che dopo la Brexit il Regno Unito non ha fatto entrare
Sono parecchi, anche con i viaggi assai ridotti causa Covid. E c'è chi teme che ne soffriranno turismo e la forza lavoro

LONDRA - L'entrata in vigore della Brexit e il nuovo regolamento per l'ingresso da parte dei cittadini UE ha lasciato diverse persone alla frontiera.

Lo conferma un articolo di oggi del Guardian che prende in esame i dati trimestrali ufficiali che riguardano gli arrivi via terra ma anche via treno, attraverso la ferrovia della Manica.

Malgrado l'intensità dei viaggi internazionali sia assai ridotti a causa del coronavirus sono 3'294 i cittadini dell'Unione Europea che non hanno potuto varcare la soglia del Regno Unito.

Per fare un paragone, nello stesso periodo dell'anno scorso, quando la mobilità aerea era 20 volte superiore, erano 493. Con il ritorno a una normalità relativa, ottimisticamente previsto entro la fine dell'anno, ci si attende quindi un aumento altrettanto sostanziale dei respinti.

Si tratta di un inizio decisamente non indolore per i viaggiatori dal Continente che, spesso e volentieri sono vittime di sbagli in buona fede, che però finiscono per costare loro stress e molte ore - se non giorni - di attesa, anche nelle celle della polizia doganale britannica. Per i più fortunati, o meno sfortunati, il disguido si è risolto nel limbo dell'aeroporto dopo essersi imbarcati in un viaggio di ritorno.

Di modo da evitare tensioni, nell'ultimo periodo, gli agenti della polizia doganale sono stati istruiti di evitare - se possibile - la detenzione dei passeggeri che non rispettano le regole post-Brexit, così come il mostrarsi più concessivi per chi arriva per un colloquio di lavoro. Una novità che non è ancora chiaro se sia "passata" oppure no.

Il timore da parte di diversi attori è che un atteggiamento così rigido alle dogane possa spaventare i turisti o anche costare cara - sulla distanza mediolunga - dal punto di vista del ricambio della manodopera che arriva da fuori.

Una preoccupazione che però le autorità non appoggiano: «I 3'294 che non hanno ottenuto il permesso di entrare nel Regno Unito non sono affatto turisti, affermare il contrario è semplicemente sbagliato», conferma il Ministero degli interni.

Con l'estate e il Covid la dogana sempre più calda

I viaggiatori da e per il Regno Unito sono già sulla graticola in questi giorni soprattutto a causa del coronavirus. Da una parte c'è la variante indiana (che è ormai la maggioritaria) che ha messo il Paese anglosassone sulla lista nera (o grigia) di molti paesi (compresa la Svizzera). Dall'altra c'è, invece, la quarantena obbligatoria per praticamente chiunque attraversi la Manica, dall'Unione Europea.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE