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Manifestazione contro i brevetti davanti alla sede di AstraZeneca, tensione e arresti

REGNO UNITOManifestazione contro i brevetti davanti alla sede di AstraZeneca, tensione e arresti

12.05.21 - 00:00
L'azienda si difende: «Siamo orgogliosi che il nostro vaccino rappresenti il ​​98% di tutte le forniture a Covax»
GETTY IMAGES
Tensione tra manifestanti e polizia davanti alla sede di AstraZeneca.
Tensione tra manifestanti e polizia davanti alla sede di AstraZeneca.
Manifestazione contro i brevetti davanti alla sede di AstraZeneca, tensione e arresti
L'azienda si difende: «Siamo orgogliosi che il nostro vaccino rappresenti il ​​98% di tutte le forniture a Covax»
Almeno due persone sarebbero finite in manette.

CAMBRIDGE - Una protesta è stata organizzata davanti alla sede di AstraZeneca a Cambridge, nel Regno Unito. I manifestanti chiedono alla società farmaceutica di rinunciare al brevetto su Vaxzevria, il suo vaccino contro il coronavirus.

Non sono mancati momenti di tensione tra i dimostranti e la polizia: almeno due persone sarebbero state arrestate. Altri manifestanti hanno cercato d'impedire agli agenti di portarli via. Ci sono stati spintoni e confronti a muso duro, ma poi le forze di sicurezza hanno eseguito i provvedimenti. Non è chiaro quali siano le ragioni alla base degli arresti, ma potrebbero essere legate al blocco dell'accesso principale del quartier generale della compagnia da parte di manifestanti incatenati.

«Apartheid vaccinale»

L'accademica di Cambridge Priyamvada Gopal si è rivolta ai manifestanti denunciando le disuguaglianze nella distribuzione dei vaccini anti-Covid. «Il virus sta davvero ridendo di gioia. Più abbiamo brevetti, più ci rifiutiamo di condividere il know-how, più privatizziamo la medicina, più è in grado di dilagare. La privatizzazione non è la soluzione. Quello che abbiamo ora, come molte persone hanno detto, è l'apartheid vaccinale». Secondo Gopal «si sta tornando al momento coloniale quando le città erano divise in 'città bianca' e 'città nera', e c'erano misure sanitarie nella città bianca che non c'erano nelle città nere, ed è stato considerato ok che ci fossero intere zone del mondo che erano vulnerabili alle infezioni».

La presa di posizione di AstraZeneca

«Siamo d'accordo con l'opinione che le circostanze straordinarie della pandemia di Covid-19 richiedano misure straordinarie» ha dichiarato un portavoce di AstraZeneca. La società «ha raccolto la sfida di creare un vaccino senza scopo di lucro ampiamente disponibile in tutto il mondo e siamo orgogliosi che il nostro vaccino rappresenti il ​​98% di tutte le forniture a Covax», ovvero il programma internazionale fondato dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la Commissione europea e altri partner per consentire l'accesso equo al vaccino anche nelle nazioni più povere. 

«Abbiamo stabilito 20 linee di fornitura sparse in tutto il mondo e abbiamo condiviso la proprietà intellettuale (IP) e il know-how con dozzine di partner per renderlo realtà. In effetti, il nostro modello è simile a come potrebbe apparire un modello IP aperto» ha aggiunto il portavoce. Una delle critiche di Global Justice Now arriva proprio su questo punto: AstraZeneca non ha aderito al Covid-19 Technology Access Pool dell'OMS, ideato per agevolare la condivisione della tecnologia per vaccini e farmaci. AstraZeneca si è difesa, sostenendo che nessuna azienda vi ha preso parte e che neanche i governi del G7 l'hanno approvato.

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