Lo ha deciso con una riforma della legge sull'immigrazione che porta l'isola ancora più vicina alla Cina continentale
HONG KONG - È stata approvata oggi la riforma della legge sull'immigrazione che permette alle autorità di bloccare l'accesso, o l'uscita, dalla città-nazione.
Una modifica, vidimata (39 a 2) in un legislativo ormai senza più opposizione, che porta il centro finanziario dall'indipendenza di un tempo a una natura più simile a quella della Cina continentale.
La preoccupazione di diversi oppositori è che la novità venga utilizzata, più che per bloccare l'ingresso di immigranti illegali, per evitare che personaggi scomodi (stranieri e non) lascino il Paese.
Il paragone, posto dalle voci più critiche, è con casi analoghi già capitati in passato nella vicina Cina.