Cerca e trova immobili

RUSSIALa tossina era nelle mutande: Navalny "incastra" un agente

21.12.20 - 20:10
L'oppositore russo lo avrebbe contattato telefonicamente fingendosi un alto funzionario dell'FSB
keystone-sda.ch / STF (ALEXEI NAVALNY HANDOUT)
La tossina era nelle mutande: Navalny "incastra" un agente
L'oppositore russo lo avrebbe contattato telefonicamente fingendosi un alto funzionario dell'FSB
La replica dei servizi segreti di Mosca: «Un falso. È una provocazione pianificata».

MOSCA - Uno degli agenti russi incaricati di seguire e sorvegliare Alexei Navalny avrebbe ammesso i dettagli dell'operazione di avvelenamento effettuata lo scorso agosto contro il noto oppositore. A raccontarlo è lo stesso Navalny, che avrebbe raccolto la "confessione" telefonicamente, fingendosi un alto funzionario incaricato delle indagini sull'esito della missione.

Convinto di essere interrogato per un de-briefing, il presunto agente dell'FSB - il servizio segreto russo - avrebbe spiegato che l'avvelenamento dell'oppositore sarebbe avvenuto depositando l'agente nervino nella sua biancheria intima. Questo sarebbe poi stato assorbito, come spiegato da alcuni esperti interpellati dalla CNN, attraverso la pelle durante la sudorazione.

Pressato su quale fosse la causa del "fallimento" dell'operazione, l'agente russo avrebbe quindi spiegato che a salvare la vita di Navalny sono stati probabilmente l'atterraggio di emergenza e il rapido intervento dei soccorsi. Se il volo fosse proseguito per altre tre ore, fino a Mosca, «il risultato sarebbe stato diverso».

La telefonata di Navalny, stando a quanto riferito dalla stampa internazionale, è avvenuta alcune ore prima che il sito Bellingcat rendesse pubblici i dettagli della propria inchiesta sull'avvelenamento. L'oppositore ha contattato due agenti. Il primo però lo ha riconosciuto dalla voce e ha subito chiuso la chiamata.

Cinque giorni dopo l'avvelenamento, l'agente dell'FSB ha raccontato inoltre di aver preso parte all'operazione di "pulizia" a Omsk, per recuperare e sterilizzare i vestiti di Navalny, assicurandosi che ogni traccia di Novichok fosse rimossa.

«Una provocazione» - Nelle ore successive, i servizi segreti di Mosca hanno respinto le accuse dell'oppositore, definendole «un falso». Secondo l'FSB, l'inchiesta di Navalny - riferisce l'agenzia Interfax - sarebbe «una provocazione pianificata».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE