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REGNO UNITOÈ di un morto e sette feriti il bilancio della notte di sangue a Birmingham

06.09.20 - 12:36
Due dei ricoverati in ospedale sono in gravi condizioni.
keystone-sda.ch (Jacob King)
È di un morto e sette feriti il bilancio degli accoltellamenti della scorsa notte a Birmingham.
È di un morto e sette feriti il bilancio degli accoltellamenti della scorsa notte a Birmingham.
Fonte Ats Ans
È di un morto e sette feriti il bilancio della notte di sangue a Birmingham
Due dei ricoverati in ospedale sono in gravi condizioni.
Una persona è ricercata, ma non ci sono stati ancora arresti. Prende piede l'ipotesi di un solo accoltellatore.

BIRMINGHAM - Un persona è morta e altre sette sono rimaste ferite in seguito agli accoltellamenti avvenuti nella notte in diversi punti del centro di Birmingham, in Inghilterra.

Lo ha reso noto la polizia delle West Midlands precisando che due dei feriti, un uomo e una donna, sono «in gravi condizioni».

Il sovrintendente Steve Graham non ha citato un movente, limitandosi a dire che un'indagine urgente è stata avviata e che risulta «un legame» fra le diverse risse e aggressioni verificatesi in un'area al cuore della vita notturna della città fra la mezzanotte e mezzo e le 2.30.

Un ricercato - Il funzionario di polizia ha precisato che una persona è al momento ricercata e si lavora all'identificazione di altri sospetti, ma non ci sono stati ancora arresti.

L'episodio è stato definito «grave», ma «senza alcuna indicazione» che si sia trattato di terrorismo o di crimini d'odio legati a motivi di discriminazione sessuale o razziale, ha chiarito Graham: per ora è stato aperto un fascicolo generico per «omicidio».

La ricostruzione - La nottata di violenza si è articolata in almeno quattro diversi momenti: un primo accoltellamento - ha detto il sovrintendente detective - è stato denunciato poco dopo la mezzanotte nell'area di Snow Hill, seguito da uno scontro fra due gruppi di giovani presso l'Arcadian Center (un'area che comprende club notturni, ristoranti e pub tornata ad affollarsi di gente dopo il lockdown dell'emergenza coronavirus) e da altri attacchi fra Livery Street, Irving Street e Hurst Street, nel pieno centro cittadino.

Non risulta essere stato coinvolto il vicino Gay Village, né s'ipotizzano al momento moventi di tipo etnico o confessionale in una città - seconda per popolazione nel Regno Unito - considerata fra le più multiculturali e a maggior tasso di comunità musulmane del Paese.

La polizia ha precisato di non voler diffondere per ora dati sulle persone coinvolte, né immagini di telecamere a circuito chiuso per il riserbo necessario «alle fasi iniziali dell'indagine». È stato invece lanciato un appello a tutti i testimoni e a chi abbia filmato scene di violenza a «non aver paura» di farsi vivi con gli investigatori.

L'ipotesi dell'unico accoltellatore - Prende corpo l'ipotesi che sia stata una singola persona - identificata come un giovane uomo in fuga, tuttora ricercato - l'autore delle varie aggressioni. Lo ha suggerito un funzionario di polizia locale rispondendo alle domande dei giornalisti, pur senza escludere che altri sospetti possano essere individuati. Stando a una prima ricostruzione, si sarebbe trattato di attacchi "casuali". Le risse riportate da alcuni testimoni sarebbero invece state tensioni collaterali, innescate dal parapiglia in una zona in cui erano radunati molti giovani, in clima di sovreccitazione alcolica, nella serata più affollata dalla fine del lockdown imposto dal coronavirus nel distretto della vita notturna della città britannica.

La polizia ha ribadito peraltro di non avere «assolutamente alcuna indicazione» d'un qualunque movente terroristico o di un crimine d'odio etnico-confessionale. Non confermata neppure la pista di vendette fra gang giovanili, mentre resta in piedi quella di un raptus.

Johnson vicino alle vittime - Boris Johnson è «vicino a tutti coloro che sono stati coinvolti nel terribile incidente» avvenuto nella notte a Birmingham. Lo si legge in un tweet nel quale il primo ministro conservatore britannico elogia inoltre tutti i «servizi di emergenza» per la tempestività della loro reazione agli accoltellamenti che hanno insanguinato la città.

Commenti analoghi sono arrivati a stretto giro da vari ministri, da leader di partiti di opposizione e da deputati di maggioranza e di minoranza a cominciare da quelli eletti nei collegi di Birmingham o della regione circostante delle West Midlands inglesi.

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