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SUDAFRICALa scelta fra la vita e la morte in un ospedale sudafricano

03.07.20 - 16:52
La situazione drammatica in una struttura da campo raccontata da un medico in prima linea di Msf
Keystone (archivio)
Fonte Ansa/BBC
La scelta fra la vita e la morte in un ospedale sudafricano
La situazione drammatica in una struttura da campo raccontata da un medico in prima linea di Msf

CITTÀ DEL CAPO - Il Sudafrica ha registrato negli ultimi giorni le cifre più pesanti in quanto a contagi giornalieri da coronavirus. La pandemia nel Paese ha già colpito oltre 168mila persone e provocato 2840 vittime. E i medici in prima linea sono confrontati sempre più spesso con situazioni estreme.

«Dobbiamo prendere decisioni difficili», ha dichiarato alla BBC Eric Goemaere, medico belga di Medici senza frontiere (Msf), impegnato in un ospedale da campo allestito all'interno di un palazzetto dello sport a Khayelitsha, povera township nella municipalità metropolitana di Città del Capo.

«Non ha senso rimandare all'ospedale di riferimento i casi estremamente gravi dato che non hanno personale o macchinari. Gli ospedali in questa regione non ce la fanno», ha aggiunto il medico come riferisce il sito dell'emittente britannica.

Ai pazienti terminali vengono quindi impartite «cure palliative» in una zona ad hoc del palazzetto, «mentre le preziose forniture di ossigeno sono riservate a coloro considerati con migliori possibilità di guarigione».

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