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Il numero delle vittime del Covid-19 a Wuhan è stato rivisto al rialzo

CINAIl numero delle vittime del Covid-19 a Wuhan è stato rivisto al rialzo

17.04.20 - 07:13
Le autorità che si sono occupate del contrasto dell'epidemia hanno fornito quattro ragioni
keystone-sda.ch / STF (Ng Han Guan)
Rivisto al rialzo il numero dei morti per coronavirus a Wuhan.
Rivisto al rialzo il numero dei morti per coronavirus a Wuhan.
Il numero delle vittime del Covid-19 a Wuhan è stato rivisto al rialzo
Le autorità che si sono occupate del contrasto dell'epidemia hanno fornito quattro ragioni

WUHAN - È stato rivisto al rialzo il numero dei morti e dei positivi al coronavirus a Wuhan.

L'agenzia stampa ufficiale Nuova Cina riferisce che i contagiati salgono di 325 unità a 50'333. Cresce molto, invece, il dato dei deceduti: sono 1290 in più, che portano il totale nella megalopoli a 3869.

L'autorità municipale incaricata della prevenzione e del contrasto al Covid-19 spiega che l'aggiornamento dei dati è stato fatto in ossequio a leggi e regolamenti, oltre che «con il principio di essere responsabile con la storia, la popolazione e i deceduti». Nella nota si sottolinea che le informazioni legate al coronavirus che arrivano da Wuhan sono trasparenti, accessibili e che i dati sono accurati. Questa è una risposta a chi (il presidente Donald Trump su tutti) accusa la Cina di aver nascosto la reale portata del problema fino a quando non è stato troppo tardi e un'epidemia locale si è trasformata in un disastro planetario.

Quattro ragioni - Per quale motivo si è arrivati a un così sostanzioso incremento del numero delle vittime? Nuova Cina spiega che sono state fornite quattro ragioni. La prima, comune a svariate aree dove il coronavirus ha colpito duramente, è che non sono stati inizialmente conteggiati coloro che sono deceduti a casa. Si tratta di persone che non sono state accolte negli ospedali quando, nella fase più critica dell'epidemia, la capacità delle strutture sanitarie era arrivata alla saturazione. Si ammettono anche una serie di comunicazioni di decesso tardive o mancanti, ma in buona fede: «medici e operatori sanitari erano occupati a salvare e curare i pazienti» e ciò ha causato degli errori nei dati.

L'esplodere del contagio a Wuhan (che, lo ricordiamo, è una megalopoli con oltre 10 milioni di abitanti) h fatto sì che i malati venissero ricoverati in tutte le strutture disponibili sul territorio. Alcune di esse, affermano le autorità, non hanno comunicato tempestivamente i dati dei positivi e dei deceduti. Infine c'è stato un certo numero di cartelle cliniche incomplete o errate. 

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