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MONDOImpennata di casi in Spagna: sono quasi 10mila in un solo giorno

26.03.20 - 12:55
Negli ospedali britannico ci si attende «uno tsunami continuo» di casi gravi
keystone-sda.ch (ANA ESCOBAR)
Impennata di casi in Spagna tra ieri e oggi.
Impennata di casi in Spagna tra ieri e oggi.
Fonte Ats Ans
Impennata di casi in Spagna: sono quasi 10mila in un solo giorno
Negli ospedali britannico ci si attende «uno tsunami continuo» di casi gravi
In Russia non c'è nessuna epidemia di coronavirus, secondo il Cremlino

MADRID - I casi di coronavirus in Spagna continuano a crescere e oggi sono quasi diecimila in più di ieri: da 47.610 di ieri a 56.188. Aumentano anche le vittime, da 3.434 a 4.089. Lo riferisce l'ultimo bilancio del ministero della Salute riportato da El Pais.

REGNO UNITO - Gli ospedali di Londra sono già alle prese con «un'esplosione» di ricoveri legati al coronavirus e si attende nei prossimi giorni «uno tsunami continuo» di casi gravi. Lo ha detto oggi alla BBC Chris Hopson, numero uno di Nhs Providers, un'associazione che rappresenta i manager del sistema sanitario britannico. «C'è un'esplosione della domanda per pazienti gravi», ha detto Hopson e le previsioni sono di ulteriori «ondate dopo ondate». «Ci aspettiamo uno tsunami continuo, secondo le parole che uso io spesso», ha aggiunto.

Hopson ha sottolineato come l'apertura lampo di un ospedale temporaneo da 4000 posti letto in più nel quartiere fieristico londinese dell'Excel Centre sia importante, ma ha aggiunto che secondo il parere dei manager sanitari la struttura potrebbe essere riempita «molto velocemente».

Meno allarmistico il parere del professor Neil Ferguson, dell'Imperial College, lo scienziato che con le sue proiezioni statistiche ha convinto il governo di Boris Johnson ad adottare misure più drastiche di restrizione dei contatti sociali fino al lockdown. Ferguson, che si è ripreso da un contagio in forma non grave da Covid-19, nello stesso programma ha ammesso che vi saranno «alcune settimane molto difficili» nelle zone del Paese epicentro dell'epidemia. «Ma in generale» si è detto convinto che le misure adottate, se rispettate dalla gente, permetteranno al sistema sanitario di «riassestarsi rapidamente». E che neppure Londra «collasserà». La sua stima è che «entro 3 settimane s'inizierà a vedere un'inversione nella curva dei contagi e un calo dei numeri».

RUSSIA - La realtà è che non c'è nessuna epidemia di coronavirus in Russia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Le speculazioni non sono rilevanti in questo caso: l'unica cosa che vorrei ricordarvi è che non abbiamo un'epidemia, di fatto», ha detto Peskov alla stampa in risposta a una domanda se il presidente possa dichiarare lo stato di emergenza a causa del coronavirus. La situazione del coronavirus in Russia è di fatto molto migliore di quella di molti altri Paesi, ha aggiunto, secondo quanto riporta Interfax. «Chiaramente questo sta accadendo grazie alle misure adottate dal nostro governo con largo anticipo e all'efficiente sistema di contenimento del coronavirus creato dalla Russia. Finora, questo è ciò su cui il presidente fa affidamento».

Anche il presidente russo Vladimir Putin, in un incontro con i rappresentanti della comunità imprenditoriale, ha fatto sfoggio di ottimismo. «La situazione cambierà. Cambierà certamente per il meglio, al 100 per cento. La domanda è quando. Dipende dall'efficacia del nostro lavoro comune, ma certamente cambierà in meglio. Tutte quelle persone che usano i vostri contenuti, le vostre nuove idee gratuitamente rimarranno certamente tra i vostri clienti», ha detto Putin in risposta a una domanda di uno degli uomini d'affari che ha creato una piattaforma online per l'accesso a contenuti culturali, sportivi ed educativi. Lo riporta la Tass.

BELGIO - Superano quota 200 i decessi per coronavirus registrati in Belgio. Nelle ultime 24 ore sono state 42 le nuove vittime, facendo così salire il totale a 220. Aumentati in maniera esponenziale anche i contagi accertati: 1298 quelli nuovi, mai così tanti, per un totale che nel Paese si attesta ormai a 6235. «Ma sappiamo che si tratta di cifra che sottostima il reale numero delle persone» hanno puntualizzato i portavoce del centro di crisi federale durante la conferenza stampa quotidiana per fare il punto sull'epidemia. Attualmente in Belgio i test vengono effettuati solamente su chi presenta sintomi gravi.

Per quanto riguarda i ricoveri in ospedale, oggi sono 2652 (+536). I pazienti che si trovano in terapia intensiva sono 605 (+131), di cui 420 necessitano di un'assistenza respiratoria (+98). Nelle ultime 24 ore, 128 persone hanno potuto lasciare l'ospedale, per un totale di 675 dall'inizio dell'epidemia. «La regola è semplice: se le misure restrittive sono applicate a metà, il tempo perché abbiano effetto sarà due volte più lungo», hanno chiarito i portavoce. «Se non si rispettano le misure, rischiamo di doverle prolungare», hanno avvertito, spiegando anche che «per ora è troppo presto per prendere posizione sull'eventuale riapertura delle scuole» dopo le vacanze di Pasqua. «Dagli ultimi dati vediamo che l'epidemia è ancora nella fase ascendente, non abbiamo ancora raggiunto il picco», hanno sottolineato.

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