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GIAPPONEUccise nel sonno 19 portatori di handicap, 30 enne condannato a morte per impiccagione

16.03.20 - 15:00
Quello di Satoshi Uematsu è il secondo pluriomicidio più grave della storia giapponese recente
Keystone
Uccise nel sonno 19 portatori di handicap, 30 enne condannato a morte per impiccagione
Quello di Satoshi Uematsu è il secondo pluriomicidio più grave della storia giapponese recente

TOKYO - Aveva pugnalato a morte nel sonno 19 persone affette da handicap nel centro dove lavorava, ferendone poi altre 24 (di cui 2 colleghi assistenti di cura). 

L'efferato delitto, datato 2016, ha fatto di Satoshi Uematsu il secondo più letale pluri-omicida del dopoguerra in Giappone. Il 30enne, a processo in questi giorni al tribunale di Yokohama, ha ammesso i delitti pur non riconoscendo la sua colpevolezza e invocando l'infermità mentale.

Oggi la decisione della corte ha confermato per lui la pena di morte per impiccagione. Fuori dal tribunale, malgrado le restrizioni dettate dall'emergenza coronavirus, in diversi si sono presentati a manifestare affinché fosse fatta giustizia.

Dopo l'assassinio, Uematsu si era recato al commissariato autodenunciandosi. I sedili della sua vettura erano ricoperti di sangue, al suo interno la polizia aveva ritrovato diversi coltelli e oggetti affilati.

Al momento dell'arresto aveva sostenuto che il mondo sarebbe un posto migliore se i disabili mentali scomparissero. Una tesi ribadita in una successiva intervista al Mainichi Shimbun nella quale li aveva definiti come «senza cuore» e «dalla vita inutile».

A superare il triste primato del suo folle gesto, solo il rogo che ha devastato la compagnia d'animazione Kyoto Animation causando 36 vittime.

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