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ITALIADeragliamento, un passeggero: «Una maschera di sangue»

06.02.20 - 13:29
A perdere la vita sono stati due ferrovieri di 51 e 59 anni. I loro corpi a circa 500 metri da dove è finita la corsa del treno
keystone-sda.ch
Fonte ats ans
Deragliamento, un passeggero: «Una maschera di sangue»
A perdere la vita sono stati due ferrovieri di 51 e 59 anni. I loro corpi a circa 500 metri da dove è finita la corsa del treno

LODI - «Poteva essere una carneficina», sono queste le parole rilasciate dal prefetto di Lodi Marcello Cardona all'Agenzia Ansa in merito all’incidente ferroviario verificatosi questa mattina Ospedaletto Lodigiano, nella campagna di Lodi. Un treno Frecciarossa diretto da Milano a Salerno è deragliato a 280 km/h.

A perdere la vita sono stati due ferrovieri di 51 e 59 anni, Mario Di Cuonzo e Giuseppe Cicciu, il macchinista del treno e un altro addetto delle Ferrovie dello Stato che occupavano la motrice. A contenere il seppur triste bilancio è stato il fatto che i vagoni erano semivuoti, in particolari i primi. A bordo vi erano 33 persone.

Fra i feriti il più grave, a quanto hanno spiegato le forze dell'ordine, ha una gamba fratturata. Quattro sono ricoverati in codice giallo a Lodi (2), Cremona e Pavia, mentre 27 in codice verde negli ospedali di Lodi (8), Melegnano (4), Crema (3), Humanitas (3), Codogno (2), Piacenza (3) e Castel San Giovanni (4).

A LaStampa un passeggero ha raccontato: «Sono stati venti secondi di montagne russe. Io mi trovavo in bagno e mi sono tenuto in tutti i modi. Quando sono uscito, la prima persona che ho visto era uno del personale con una maschera di sangue. C’è stata una prima fermata a Rogoredo e poi, verso le 5,30, lo schianto. Terribile». 

La dinamica dei fatti - Secondo una prima ricostruzione, poco dopo le 5.30 la motrice del convoglio, praticamente vuoto, sarebbe uscita dai binari finendo prima contro un carrello che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una palazzina delle ferrovie, dove ha terminato la sua corsa. Il resto del convoglio ha invece proseguito la corsa rimanendo sui binari ancora per un po' e la seconda carrozza ad un certo punto si è ribaltata fermando il treno.

La motrice si trova a circa 50-100 metri prima di quello che rimane della seconda carrozza, sbalzata di lato rispetto alla massicciata e al di là dell'immobile delle ferrovie. Il resto del treno è fuori dai binari ma è rimasto in asse. Il tratto dove è avvenuto l'incidente appare, dalle immagini aeree, rettilineo. I corpi dei due macchinisti stati trovati a circa 500 metri da dove è finita la corsa del treno.

A quanto si è appreso, sulla prima carrozza c'era un solo passeggero e anche nella seconda e nella terza ce ne erano pochissimi.

Sono stati citati da più fonti i lavori di manutenzione che avrebbero interessato la linea nella notte, ma il prefetto di Lodi ha spiegato che «quel tipo di attività viene fatta costantemente, ed è quindi prematuro associare i lavori all'evento tragico. Sotto la lente uno scambio oleodinamico, a circa 300 metri dal luogo dell’impatto.

Soccorsi e ritardi - «Alcuni feriti sono stati accolti al Pronto soccorso di Piacenza e Castel San Giovanni. Il 118 di Piacenza e tutte le strutture dell'Ausl (azienda unità sanitaria locale, ndr) piacentina allertate e pronte a intervenire se richiesto dalle autorità lombarde», ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in quanto l'incidente è avvenuto a circa 30 chilometri da Piacenza.

Sospesa la circolazione sulla linea ad alta velocità Milano-Bologna, tutti i convogli sono stati instradati sulla linea convenzionale Milano-Piacenza, con ritardi fino a 60 minuti. I treni sono istradati su percorso alternativo tra Milano e Piacenza con maggior tempo di percorrenza di un'ora. Rete Ferroviaria italiana (Rfi) fa sapere che è in corso la riprogrammazione dei treni, mentre sono stati cancellati una decina di convogli.

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