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SOMALIAAttacco al palazzo presidenziale, otto morti

10.12.19 - 21:22
I terroristi islamici Al Shabaab sono tornati a colpire a Mogadiscio
Archivio Keystone
Attacco al palazzo presidenziale, otto morti
I terroristi islamici Al Shabaab sono tornati a colpire a Mogadiscio

MOGADISCIO - I terroristi islamici Al Shabaab sono tornati a colpire a Mogadiscio tentando un assalto al palazzo presidenziale, trasformatosi in un scontro a fuoco proseguito per circa due ore nei pressi di un vicino hotel frequentato da deputati e funzionari. Il bilancio fornito dalla polizia è di cinque terroristi e tre persone uccise.

I militanti Al Shabaab, descritti come «pesantemente armati», hanno agito a piedi senza l'uso di autobomba, finora invece consueto negli attacchi a Mogadiscio. Soldati hanno abbattuto tre terroristi vicino all'entrata del super-presidiato palazzo e poi gli altri due nei pressi del parcheggio dell'hotel Syl, dopo che gli islamisti si erano appostati nell'area della cucina, vicina all'ingresso principale del complesso.

Nello scontro sono state esplose anche granate ed è in questa fase che sono state uccise anche tre non meglio precisate persone. Le forze di sicurezza e le guardie della struttura sono riuscite a impedire un'irruzione e una probabile presa di ostaggi nell'hotel dal quale sono stati tratti in salvo in venti, tra cui responsabili di governo.

Con un annuncio sulla loro emittente Andalus, l'attacco è stato rivendicato dagli Al Shabaab: la cellula somala di Al Qaida dal 2012 che vuole imporre alla Somalia una versione estrema della sharia, la legge islamica.

La dinamica dell'attacco, condotto esclusivamente a piedi, appare come una svolta tattica del gruppo terroristico africano più attivo. Ufficiali della sicurezza sostengono che nuove misure adottate, tra cui molteplici posti di blocco, avrebbero reso più difficile per gli Al Shabaab introdurre autobombe a Mogadiscio, costringendoli all'odierno attacco senza automezzi.

Cacciati da Mogadiscio nel 2011, i "giovani" (Al Shabaab) hanno perso il controllo della maggior parte delle città ma conservano una notevole presenza nel sud e centro del paese, da dove comunque organizzano attentati.

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