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FRANCIA«Accuso Macron», lo studente si dà fuoco e il mondo studentesco scende in strada

12.11.19 - 19:45
Il 22enne è ora ricoverato in condizioni gravissime. E in Francia i giovani lanciano l'allarme sulla precarietà finanziaria nel settore accademico
Keystone
Diverse centinaia di studenti hanno manifestato oggi in Francia in sostegno del 22enne.
Diverse centinaia di studenti hanno manifestato oggi in Francia in sostegno del 22enne.
«Accuso Macron», lo studente si dà fuoco e il mondo studentesco scende in strada
Il 22enne è ora ricoverato in condizioni gravissime. E in Francia i giovani lanciano l'allarme sulla precarietà finanziaria nel settore accademico

LIONE - «Un gesto disperato che la dice lunga sulla precarietà della situazione»: diverse centinaia di studenti hanno manifestato oggi in Francia in sostegno ad un loro compagno immolatosi nella sede del Centro regionale universitario di Lione (Crous) per lanciare l'allarme sulla precarietà finanziaria del mondo studentesco e non solo.

Un gesto drammatico, compiuto da un giovane di 22 anni ora ricoverato in condizioni gravissime, tra la vita e la morte, in ospedale. E che prima di passare all'azione, venerdì scorso, aveva espresso le sue motivazioni su Facebook. «Oggi commetterò l'irreparabile, se ho scelto di colpire l'edificio del Crous non è una coincidenza, si tratta di un luogo politico, il ministero dell'Insegnamento superiore e della Ricerca, e quindi il governo».

Nella missiva, il ragazzo ustionatosi sul 90% del corpo deplora, in particolare, le condizioni finanziarie per conseguire i suoi studi e invoca un salario per tutti. «Non avevo una borsa, ma pure quando ce l'avevo, 450 euro al mese... vi sembrano sufficienti per vivere?». E ancora: «Accuso Macron, Hollande, Sarkozy e l'Ue di avermi ucciso, creando incertezze sull'avvenire di tutti, accuso anche Le Pen e gli editorialisti di aver suscitato delle paure più che marginali».

«Il mio ultimo auspicio - concludeva nella missiva - è che i miei compagni continuino a lottare, per farla finita una volta per tutte. Viva il socialismo! Viva l'autogestione! Viva il Welfare!».

Manifestazioni in suo sostegno sono state organizzate oggi in una quarantina di città. Secondo il sindacato Solidaires, il gesto «estremo» mostra una situazione di «diffusa» precarietà. Nel campus Lyon 2 la situazione è rapidamente degenerata. La presidenza ha dovuto chiudere tutti gli edifici denunciando, tra l'altro, «atti vandalici» sul posto. Proteste anche in altre città come Lille.

Dinanzi al Crous locale almeno 300 ragazzi hanno sfilato con la scritta: «La precarietà uccide, la solidarietà fa vivere». Dopo il corteo, i manifestanti sono entrati nella facoltà di Giurisprudenza, dove hanno impedito lo svolgimento di una conferenza sulla crisi della democrazia in cui era atteso l'ex presidente, François Hollande.

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