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GIAPPONESenzatetto respinti da un rifugio durante Hagibis

15.10.19 - 19:05
Il caso ha suscitato grande clamore, anche il premier Abe è stato costretto a intervenire
keystone-sda.ch/ (JIJI PRESS)
Polemiche per l'esclusione di un senzatetto da un rifugio durante il tifone Hagibis.
Polemiche per l'esclusione di un senzatetto da un rifugio durante il tifone Hagibis.
Senzatetto respinti da un rifugio durante Hagibis
Il caso ha suscitato grande clamore, anche il premier Abe è stato costretto a intervenire

TOKYO - I centri di evacuazione «dovrebbero essere a disposizione di chiunque». Anche il premier giapponese Shinzo Abe prende posizione dopo che si è venuto a sapere che due senzatetto sono stati respinti da una struttura di Tokyo nel bel mezzo del tifone Hagibis, solo perché non hanno potuto dichiarare un indirizzo di residenza.

Hagibis ha causato 66 morti e danni più che rilevanti in molte aree del Giappone; per questo motivo il caso ha scatenato un acceso dibattito nell'opinione pubblica. La storia è stata raccontata dal quotidiano Asahi Shimbun, che cita fonti ufficiali: sabato mattina un 64enne si è recato presso una scuola elementare della capitale, adibita in quel momento a rifugio per i numerosi sfollati, e situata in un'area con una nota presenza di senzatetto.

All'uomo è stato chiesto di registrarsi, fornendo nome e anche un indirizzo. Quando ha risposto che non poteva indicarne uno gli è stato chiesto di uscire. «Ho detto che ne avevo uno in Hokkaido» ha spiegato «ma mi hanno ugualmente negato l'accesso». Ha dovuto così passare la notte sotto il cornicione di un palazzo, riparandosi con un ombrello, nonostante la pioggia torrenziale e le violente raffiche di vento.

Non tutti hanno manifestato solidarietà ai protagonisti della vicenda. Per molti che hanno espresso la loro solidarietà sui social c'è stato chi ha approvato la decisione dei responsabili del rifugio, suggerendo poi che ai senzatetto «puzzolenti» oppure «mentalmente instabili» fosse consentito l'accesso a condizione di riservare loro un settore separato

La presa di posizione politica ufficiale è comunque quella di Abe: «Approfondiremo i fatti e prenderemo misure adeguate» ha promesso il primo ministro in Parlamento, dove è stato interpellato in merito. 

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