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Mentre altri due sono rimasti feriti, Guterres: «non risparmiate sforzi per trovare i colpevoli»
BAMAKO - Un casco blu dell'Onu originario del Ciad è stato ucciso e altri tre peacekeeper sono rimasti gravemente feriti in due distinti attacchi avvenuti nel Mali. Lo riferisce l'Onu in una nota pubblicata online.
In un primo attacco, aggressori non identificati hanno attaccato una base operativa temporanea della Missione a Bandiagara in Mopti, una regione del Mali centrale, è stato ferito gravemente un peacekeeper del Togo.
Poco dopo, un convoglio è saltato su un ordigno esplosivo artigianale ad Aguelhok, nella regione di Kidal, nel nord del Paese, uccidendo il militare del Ciad e ferendone altri.
António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha invitato le autorità maliane, nonché i gruppi armati firmatari dell'accordo di pace del 2015, «a non risparmiare alcuno sforzo per identificare gli autori degli attacchi in modo che possano essere rapidamente consegnati alla giustizia».
Ha inoltre sottolineato l'impegno delle Nazioni Unite a sostenere il governo e il popolo del Mali nella ricerca della pace e della stabilità. La missione di pace in Mali ha subito più perdite di ogni altra delle Nazioni Unite, con oltre 200 militari uccisi fino alla fine di agosto.
La nazione dell'Africa occidentale ha siglato nel 2015 un accordo di pace che stenta ad essere applicato anche per i frequenti attacchi degli estremisti affiliati ad al-Qaida.
