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FRANCIAL'accoltellatore avrebbe gridato Allah Akbar nella notte

04.10.19 - 17:00
Secondo la moglie era stato preda di «visioni» e di  «voci». Nel palazzo lo aveva udito un altro poliziotto
Keystone
L'accoltellatore avrebbe gridato Allah Akbar nella notte
Secondo la moglie era stato preda di «visioni» e di  «voci». Nel palazzo lo aveva udito un altro poliziotto

PARIGI - La notte precedente l'attacco costato la vita ieri a 4 poliziotti, Michael Harpon avrebbe gridato in piena notte, per due volte, fra le 3 e le 4, "Allah Akbar!".

L'accoltellatore della questura, che secondo la moglie proprio quella stessa notte era stato preda di «visioni» e di  «voci», è stato udito gridare da un altro poliziotto, vicino di Mickael Harpon a Gonesse, nella banlieue nord di Parigi.

Il testimone viveva nello stesso palazzo del pluriomicida, una specie di residenza destinata alle forze dell'ordine.

Ora indaga l'antiterrorismo - L'inchiesta sull'attacco di ieri alla questura di Parigi è stata affidata alla procura antiterrorismo: è quanto rivelano i media francesi all'indomani dell'attacco che ha causato la morte di quattro poliziotti in questura a Parigi. In un primo tempo, l'inchiesta era stata affidata alla giustizia ordinaria, ma l'antiterrorismo ritiene ora opportuno di occuparsi del caso.

L'inchiesta sulla strage in questura era stata affidata in un primo tempo alla procura di Parigi ma ora tutto cambia e le indagini passano al Parquet National Antiterrorisme, il cosiddetto Pnat.

Un'indagine, precisano a Parigi, che include come capi d'accusa «omicidio e tentato omicidio su pubblici ufficiali in relazione ad una azione terroristica» ed «associazione di stampo terroristico criminale».

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