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BRASILEAmazzonia, è emergenza deforestazione: più 300% in un anno

09.09.19 - 14:52
Si tratta di una cifra che porta gli esperti a non escludere che alla fine dell'anno possano superarsi i 10mila km quadrati di vegetazione rasa al suolo
keystone-sda.ch/ (FERNANDO BIZERRA JR)
La deforestazione nell'Amazzonia brasiliana è cresciuta del 300% ad agosto rispetto allo stesso mese del 2018.
La deforestazione nell'Amazzonia brasiliana è cresciuta del 300% ad agosto rispetto allo stesso mese del 2018.
Amazzonia, è emergenza deforestazione: più 300% in un anno
Si tratta di una cifra che porta gli esperti a non escludere che alla fine dell'anno possano superarsi i 10mila km quadrati di vegetazione rasa al suolo

BRASILE - La deforestazione nell'Amazzonia brasiliana è cresciuta del 300% ad agosto rispetto allo stesso mese del 2018, e di quasi il 100% nei primi otto mesi del 2019, secondo dati ufficiali.

Si tratta di una cifra che porta gli esperti a non escludere che alla fine dell'anno possano superarsi i 10mila km quadrati di vegetazione rasa al suolo.

Secondo l'Istituto nazionale per le ricerche scientifiche (Inpe), legato al ministero di Scienza e Tecnologia, la più grande foresta tropicale del mondo ha perso 1700,8 km quadrati il mese scorso, rispetto ai 526,5 km quadrati di un anno fa.

Agosto è da sempre uno dei mesi di maggiore siccità e di incendi naturali, ma quest'anno - sottolineano i media locali - i roghi hanno avuto un notevole aumento a causa delle azioni criminali degli agricoltori, in particolare dei produttori di soia e dei disboscatori.

Michelle Bachelet: «La deforestazione è una catastrofe umanitaria» - Michelle Bachelet, Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, ha denunciato oggi gli incendi e la deforestazione in Amazzonia, che ha definito «una catastrofe umanitaria» per le popolazioni indigene che vivono nella foresta, con «un impatto terribile per tutta l'umanità».

In un discorso al Consiglio dei Diritti Umani dell'Onu a Ginevra, ripreso dai media brasiliani, Bachelet si è detta «profondamente preoccupata dalla rapida accelerazione della deforestazione in Amazzonia», e ha chiesto ai governanti dei Paesi amazzonici che «implementino al più presto politiche ambientali a lunga scadenza e sistemi di incentivazione che rilancino la sostenibilità» nella foresta pluviale.

Al di là della responsabilità dei Paesi amazzonici, ha aggiunto, «nessun Paese e nessun dirigente politico possono chiamarsi fuori» dalla crisi dell'Amazzonia, perché «tutte le nazioni, tutti i tessuti sociali, politici e culturali di tutti gli Stati» sentono il suo impatto.

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