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LIBIAPossibile rilascio dei migranti dai centri di detenzione

04.07.19 - 15:55
Il ministro dell'Interno Fathi Bashagha ha spiegato che «la loro sicurezza non può essere garantita». Fino a 7mila nei centri in Libia
Keystone
Possibile rilascio dei migranti dai centri di detenzione
Il ministro dell'Interno Fathi Bashagha ha spiegato che «la loro sicurezza non può essere garantita». Fino a 7mila nei centri in Libia

TRIPOLI - Il governo libico del premier Fayez al Sarraj «dopo il massacro a Tajoura sta considerando il rilascio di tutti i migranti nei centri di detenzione, perché la loro sicurezza non può essere garantita». Lo ha detto il ministro dell'Interno Fathi Bashagha, come riferisce The Libya Observer.

«Il governo di accordo nazionale al momento sta considerando la chiusura dei centri e il rilascio dei migranti illegali per tutelare le loro vite e la loro sicurezza», si afferma in un post sulla pagina Facebook del ministero libico, che riferisce di un incontro avuto dal ministro dell'Interno con il coordinatore umanitario dell'Onu in Libia, Maria Ribeiro.

Bashagha «ha confermato che il Governo di accordo nazionale è tenuto a proteggere tutti i civili, ma il fatto che vengano presi di mira i centri di accoglienza da aerei F16 e la mancanza di una protezione aerea per i migranti clandestini» nei centri stessi, sono tutte cose «al di fuori della capacità del governo», premette il post, riferendosi alla strage di migranti avvenuta l'altra notte a Tajoura, senza fornire indicazione sul numero di centri di cui si valuta la chiusura.

Fino a 7mila nei centri in Libia - Dovrebbe riguardare 6-7000 persone, di cui 3.000 a Tripoli, l'eventuale chiusura dei centri di detenzione per migranti in Libia che il governo del premier Fayez al-Sarraj sta valutando secondo quanto rivelato dal ministero dell'Interno libico. È quanto emerge da fonti informate e da una recente stima fornita dall'Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni.

«Normalmente ci sono sei-settemila persone nei centri», ha detto all'agenzia italiana ANSA una fonte informata a Tripoli riferendosi ai numeri che, «comunemente, vengono forniti per tutta la Libia».

Inclusi i poco più di 600 fino a ieri rinchiusi Tajoura, il centro colpito dal raid aereo che l'altra notte ha fatto decine di vittime, sono «circa 3.000 i migranti e rifugiati detenuti arbitrariamente dentro e intorno a Tripoli», aveva segnalato ieri un comunicato dell'Oim affermando che «questi centri devono essere chiusi».

La cifra globale e relativamente aggiornata fornita dalla fonte è in linea con i "4.900 rifugiati e migranti" che erano «rinchiusi in centri di detenzione in Libia» segnalata nel dicembre scorso da un comunicato dell'Unhcr, l'Alto commissariato Onu per i rifugiati.

Ora l'Ue supporti i piani di evacuazione - «Come Unhcr auspichiamo da tempo il rilascio dalla detenzione dei migranti nei centri in Libia. A queste misure va affiancata una presa di responsabilità dei Paesi europei, affinché supportino dei piani di evacuazione dei rifugiati che si trovano in Libia».

Lo ha detto all'agenzia italiana ANSA il funzionario protezione dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite (Unhcr), Andrea De Bonis, interpellato sulle dichiarazioni del governo libico, che valuta il rilascio di tutti i migranti.

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