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REGNO UNITO/CANTONEL’ospedale posticipa due volte l’intervento «perché sieropositiva»

04.07.19 - 06:00
È accaduto a Bristol. Il Prof. Enos Bernasconi dell'ORL: «È uno scandalo. In Svizzera un fatto del genere non si verificherebbe mai»
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L’ospedale posticipa due volte l’intervento «perché sieropositiva»
È accaduto a Bristol. Il Prof. Enos Bernasconi dell'ORL: «È uno scandalo. In Svizzera un fatto del genere non si verificherebbe mai»

BRISTOL/LUGANO - Il Southmead Hospital di Bristol ha posticipato un intervento chirurgico a cui doveva essere sottoposta una paziente sieropositiva poiché dopo il trattamento in sala operatoria sarebbe stata necessaria «una pulizia a fondo».

Il nosocomio britannico per cui ha pensato bene di collocare la paziente in fondo alla lista d’attesa. Non una, ma ben due volte.

L’ospedale, nel frattempo, si è scusato, ma tale politica non è passata assolutamente inosservata dai centri di prevenzione e dalle associazioni della città, che l’hanno definita, inevitabilmente, come riporta la Bbc, «discriminatoria».

La paziente, che vuole mantenere l’anonimato, ha spiegato di sentirsi «sporca, umiliata e arrabbiata».

Abbiamo parlato del caso con il Professor Enos Bernasconi, viceprimario del reparto Malattie infettive presso l'Ospedale Regionale di Lugano (ORL). 

Professore, come si sente di commentare quanto accaduto in Inghilterra?

Non c'è assolutamente nessuna ragione per posticipare un intervento. È uno scandalo, un'assurdità sotto ogni punto di vista. Sono esterrefatto. Anche perché il virus, come ben sappiamo, non sopravvive nell'ambiente, per cui non sono necessarie misure particolari che, peraltro, da quando l'HIV è stato scoperto negli anni Ottanta non sono più messe in atto. E non da ultimo, dobbiamo anche considerare che le persone trattate con farmaci antivirali non sono più contagiose...

D'altra parte, le sale operatorie vengono pulite e disinfettate alla perfezione dopo ogni intervento...

Assolutamente, a prescindere da tutto... 

Un retaggio storico quanto vissuto dalla donna di Bristol, quindi...

Direi proprio di sì. In Svizzera un fatto del genere non si verificherebbe mai. 

 

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