Sono state sfollate oltre 3500 persone. una tonnellata di esplosivo ha cancellato quel che rimaneva del ponte
GENOVA - Prima la pila 11 e poi la 10: alle 9.37 di questa mattina un'esplosione provocata da una tonnellata di esplosivo ha cancellato quel che rimaneva del ponte Morandi di Genova.
Oltre 3500 persone sono state sfollate per ragioni di sicurezza. Gli sfollamenti sono iniziati già ieri pomeriggio, e sono proseguiti all’alba di questa mattina. L'avvistamento di un anziano ancora casa (si credeva si fosse barricato, ma è poi risultato essere un falso allarme) ha ritardato la deflagrazione che avrebbe dovuto avere luogo alle 9.
Oltre 400 uomini delle forze dell’ordine sono intervenuti attorno alla zona del ponte per garantire la sicurezza dei genovesi. Ovviamente la viabilità è stata bloccata, e sono previsti forti disagi in gran parte della Liguria.
Davanti allo sguardo di centinaia di persone, appostate fin dal mattino lungo il torrente Polcevera e a quello delle autorità tra cui il sindaco e commissario Marco Bucci, il governatore Giovanni Toti e i tre ministri dell'Interno Matteo Salvini, dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e della Difesa Elisabetta Trenta, la città ha dato il suo addio ai resti del ponte.
Una scena spettacolare, degna dei più grandi film d'azione. Difficile da descrivere l'esplosione che ha fatto sparire in una nuvola di fumo i resti di uno dei simboli della città ligure.