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STATI UNITIRibaltone Ronaldo: la denuncia di stupro resta e va al Tribunale federale Usa

06.06.19 - 09:48
L'accusa di stupro mossa a Cristiano Ronaldo da Katheryin Mayorga è stata ritirata dal tribunale del Nevada, ma i legali della donna hanno deciso di presentarla al Tribunale federale degli Stati Uniti
Archivio Keystone
Ribaltone Ronaldo: la denuncia di stupro resta e va al Tribunale federale Usa
L'accusa di stupro mossa a Cristiano Ronaldo da Katheryin Mayorga è stata ritirata dal tribunale del Nevada, ma i legali della donna hanno deciso di presentarla al Tribunale federale degli Stati Uniti

NEW YORK - L'accusa di stupro mossa a Cristiano Ronaldo dall'ex modella statunitense Katheryn Mayorga resta in piedi.

I legali della donna l'hanno ritirata dal tribunale del Nevada, ma hanno deciso di presentarla al Tribunale federale degli Stati Uniti. Un colpo di scena in una giornata in cui dagli Usa sono rimbalzate notizie contrastanti.

La decisione di spostare la denuncia al Tribunale federale sarebbe stata dettata, secondo la ricostruzione di alcuni media internazionali, dalla scadenza dei termini per fare avere la notifica al campione portoghese, o dai più ampi poteri della giurisdizione del Tribunale federale.

L'incubo di Ronaldo non sarebbe quindi ancora finito, come pareva invece dopo la notizia, data dall'agenzia americana Bloomberg, del ritiro della denuncia, la "voluntary dismissal", firmato dalla donna e depositato dai suo legali, qualche giorno fa, presso il Tribunale dello Stato del Nevada.

La Mayorqa accusa CR7 di averle usato violenza nel luglio del 2009, quando era appena passato dal Manchester United al Real Madrid. La squadra spagnola era impegnata in una tournée estiva negli Stati Uniti e CR7, secondo l'accusa sarebbe stato protagonista di una "notte brava".

Per non sollevare il caso la modella avrebbe pattuito con i legali di Ronaldo un compenso di 375mila dollari. Ma a fine settembre 2018 la polizia di Las Vegas, in seguito alla denuncia della donna, aveva riaperto il caso.

E all'inizio dell'anno aveva anche ordinato che l'attaccante della Juventus si sottoponesse all'esame del Dna, richiesta che era stata inviata alle autorità giudiziarie italiane competenti. Lo scopo - era stato spiegato - era quello di confrontare i risultati del test con le tracce di Dna trovate sugli abiti dell'ex modella.

La richiesta della polizia di Las Vegas non aveva sorpreso più di tanto i legali dell'asso portoghese poiché il ritrovamento di tracce di biologiche - aveva sostenuto l'avvocato Peter Christiansen - non era prova di violenza. «Ronaldo - aveva detto il legale - ha sempre sostenuto che quanto accaduto nel 2009 è stato di natura consensuale. Non sorprende che il Dna possa essere presente, né che la polizia facci questa richiesta standard nelle indagini».

Il caso Ronaldo-Mayorga è tornato sotto traccia fino alle novità diffuse ieri. Secondo quanto riferito da Bloomberg, gli avvocati della modella, Leslie Stovall e Peter Christiansen, non hanno commentato il ritiro delle accuse. L'agenzia americana riferisce che anche la polizia di Las Vegas, che aveva riaperto l'indagine, non ha rilasciato dichiarazioni.
 
 

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