Si tratta di aggressioni avvenute tra gli anni '50 e gli anni '80. Il priore, Frère Alois, parla di «vergogna e dolore profondo» nell'ascoltare ciò che hanno vissuto le vittime
CITTA' DEL VATICANO - Proteggere, ascoltare, non nascondere.
Si muove su queste tre assi la lettera scritta da Frère Alois, priore della comunità di Taizé, in Francia, che ha denunciato alle autorità competenti cinque casi di aggressioni a carattere sessuale su minori avvenuti tra gli anni '50 e gli anni '80 da parte di tre diversi fratelli, due dei quali sono morti più di quindici anni fa.
Frère Alois, parla di "vergogna e dolore profondo" nell'ascoltare "ciò che hanno vissuto e sofferto" le vittime. Lo riporta Vatican News.