In rete da alcuni giorni un documentario su presunti abusi sessuali perpetrati da sacerdoti cattolici ai danni di bambini negli ultimi decenni in Polonia
VARSAVIA - Ventuno milioni di visualizzazioni su YouTube per la pellicola: si intitola “Tell No One” (“Non dirlo a nessuno”) ed è stata messa a punto dal giornalista polacco Tomasz Sekielski.
Un docu-film che sta scioccando l’intera Polonia - profondamente religiosa e dove oltre il 90% della popolazione è cattolica -, così come il mondo intero.
La pellicola documenta gli incontri avvenuti ai giorni nostri tra le vittime - che hanno portato con sé una telecamera nascosta - e i presunti stupratori.
«Padre, volevo guardarti negli occhi e chiederti perché», così una delle vittime, Anna Misiewicz, confrontandosi con il parroco che l’avrebbe violentata a sette-otto anni. «Mi hai toccato dove non dovevi, nelle mie parti intime, segnando profondamente la mia vita». E il prelato, identificato come Jan A., che non è mai stato indagato, le risponde: «Non avrei mai dovuto toccarti o baciarti. È stato il diavolo a farmelo fare...».
Ora è stata aperta indagine sui presunti crimini descritti nel film.