Un 29enne dovrà risarcire entrambi per complessivi 17mila euro, ma il suo legale ritiene che la pena sia «largamente sproporzionata»
PARIGI - Un 29enne parigino è stato condannato a versare 17mila euro a due suoi ex compagni, dei quali aveva rivelato l'omosessualità alle famiglie e sui social. Un 25enne e un 21enne, che avevano avuto una relazione con l'imputato lo scorso autunno, lo avevano denunciato dopo che, al momento della rottura, l'uomo aveva svelato il loro orientamento sessuale pubblicando anche immagini intime e copie di conversazioni private.
La vicenda, riferisce l'agenzia stampa Afp, ha acquisito un particolare significato in ragione dell'ambiente sociale dei protagonisti: le due vittime, che sono di religione musulmana e risiedono nella periferia di Parigi, avevano scelto di vivere «discretamente» la loro sessualità «considerando l'ambiente familiare tradizionale». Una decisione che è andata in frantumi, hanno stabilito i giudici, a causa del 29enne: l'uomo avrebbe contattato direttamente alcuni dei loro parenti per informarli dell'omosessualità del loro congiunto.
L'avvocato del 29enne ritiene che la pena - oltre alla sanzione il 29enne deve pagare le spese di giustizia - sia «largamente sproporzionata» e ha già annunciato che ricorrerà in appello. Il suo cliente «respinge le accuse della parte civile e si considera lui stesso vittima dei due ex compagni, il cui solo obiettivo sembra di natura pecunaria». Per il legale del 25enne e del 21enne, invece, «questa decisione sanziona una scandalosa pratica di outing sulle reti sociali». Portare alla luce il proprio orientamento sessuale, aggiunge, è una decisione «che spetta solo all'individuo» e le conseguenze di un tale modo di agire «possono essere particolarmente devastanti sul piano psicologico». Pare che uno dei due sia stato anche insultato, minacciato e costretto a lasciare il proprio domicilio.