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AUSTRIA"Bacia una mucca", la nuova sfida «stupida e pericolosa»

16.05.19 - 15:38
È stata lanciata la #KuhKussChallenge ma le autorità austriache mettono in guardia
"Bacia una mucca", la nuova sfida «stupida e pericolosa»
È stata lanciata la #KuhKussChallenge ma le autorità austriache mettono in guardia

VIENNA - La #KuhKussChallenge si sta diffondendo a macchia d’olio. Lanciata mercoledì dalla app Castl, in particolare per un pubblico di lingua tedesca, questa nuova sfida - a scopo benefico - non ha mancato di sollevare qualche perplessità in Austria.

Per raggiungere l’obiettivo bisogna baciare una mucca e ovviamente documentare il tutto con foto e video. La preoccupazione di Vienna si basa sul fatto che troppo spesso avvengono incidenti - anche mortali - quando persone poco accorte si avvicinano ai bovini, soprattutto se ci sono dei piccoli.

L'intervento delle autorità - Da tempo il paese sta riflettendo per capire come far convivere al meglio turisti e allevamenti in montagna, ovvero le due principali attività economiche della regione alpina. Come riporta Afp, il ministro dell'Agricoltura Elisabeth Köstinger ha dichiarato: «Una tale sfida è davvero stupida e pericolosa». Le ha fatto eco il presidente della Camera dell'Agricoltura del Tirolo: «Sono molto preoccupato che vogliano usare i nostri animali per fare parlare, i rischi sono alti. Invito il sito a rivedere il suo progetto».

Il grave precedente - Cinque anni fa una mucca uccise in Tirolo una turista tedesca, il proprietario è stato condannato in febbraio a un maxi risarcimento di 487 mila euro. L'incidente avvenne il 28 luglio 2014 durante un'escursione nella Pinistal. La 45enne fu calpestata e uccisa da una mucca, mentre con il suo cane stava attraversando un prato.

Nel tentativo di disinnescare la crisi, il governo austriaco ha emanato un "Codice di buona condotta" in aprile, raccomandando agli escursionisti di evitare l'avvicinamento delle mucche ai pascoli alpini. «Iniziative come questa sfida vanno contro i nostri sforzi per far coesistere diverse realtà nelle zone di pascolo alpine», ha concluso Köstinger.

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