Il cantiere per la ristrutturazione di Porta Capuana - finanziata nell'ambito del prgetto dell'Unesco - è rimasto vuoto
NAPOLI - Il cantiere per i lavori di restyling di Porta Capuana, nel cuore di Napoli, finanziati nell'ambito del grande progetto dell'Unesco, è rimasto vuoto. L'impresa appaltatrice dei lavori - riferisce oggi il quotidiano italiano Il Mattino - ha ritirato uomini e mezzi dopo aver denunciato in questura due giorni consecutivi di minacce e pressioni da parte del racket delle estorsioni.
Martedì mattina la prima "richiesta" di un uomo in scooter, protetto da un casco integrale: "Chiudete il cantiere e venite a parlare, altrimenti vi spariamo uno ad uno". Episodio subito denunciato alla Polizia di Stato italiana, mentre gli operai riferivano di aver visto l'uomo del racket girare ancora nei pressi del cantiere.
Ieri mattina l'uomo si è ripresentato agli operai ribadendo le minacce in tono ancora più acceso. Di fronte alle nuove minacce, anche queste denunciate alla polizia, la sede centrale della ditta - la Spinosa Costruzioni di Isernia - ha deciso di sospendere le attività e far tornare a casa sia la squadra che i macchinari.