Telesforo Santiago Enriquez è stato freddato nelle scorse ore da colpi di arma da fuoco nella località di San Agustín Loxicha a Oaxaca
CITTÀ DEL MESSICO - L'ottavo giornalista assassinato in Messico nei primi cinque mesi della presidenza di Andrés Manuel Lopez Obredor, il sesto dall'inizio dell'anno. Telesforo Santiago Enriquez è stato freddato nelle scorse ore da colpi di arma da fuoco nella località di San Agustín Loxicha a Oaxaca, nel sud del Paese.
«Il governo prende l'impegno di trovare i responsabili di questo attacco al giornalismo messicano», ha detto un portavoce della presidenza, Jesus Ramirez, citato dall'agenzia Prensa Latina. L'ultima morte violenta si era registrata a Sinaloa, nel nord del Paese, con l'omicidio del reporter Omar Iván Camacho, a dimostrazione che gli attacchi del crimine contro i giornalisti in Messico si estendono sull'intero territorio nazionale.
Un'emergenza che aveva fatto balzare il Messico già nel 2018, e per il secondo anno consecutivo, al primo posto fra i paesi non in guerra con il maggior numero di giornalisti uccisi, stando a Reporters sans Frontieres che conta per lo scorso anno nove giornalisti assassinati nel paese, dietro solo ai 15 in Afghanistan e agli 11 in Siria. Ed era soltanto la conferma di una tendenza già acclarata, considerato che nel 2017 fra i 65 giornalisti uccisi nel mondo 11 furono messicani.
Per quell'anno il Messico superò anche Afghanistan e Iraq che registrarono rispettivamente nove e otto morti fra i reporter, mentre risultò secondo solo alla Siria dove - il luogo in quel momento considerato il più pericoloso in assoluto per i media - morirono 12 giornalisti.
Telésforo Santiago Enríquez era il fondatore e direttore della radio locale 'Estéreo Cafetal' che trasmette da San Agustín Loxicha, ed era anche noto localmente come insegnante di cultura indigena e promotore e sostenitore della protezione delle lingue native. Stando alla ricostruzione dell'omicidio gli è stato teso un agguato mentre si trovava nella sua auto nei pressi della città di Juchitan e si recava proprio alla radio per cominciare la sua trasmissione: è stato colpito da diversi colpi di arma da fuoco ed è morto all'istante.
La morte del giornalista ha profondamente scosso l'opinione pubblica locale che si è mobilitata attraverso i social network e le reti della società civile chiedendo che venga fatta chiarezza.