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PORTOGALLO «Il bus viaggiava sempre più velocemente»

18.04.19 - 20:53
Parlano due passeggeri sopravvissuti al terribile incidente di Madeira. Sempre più plausibile la teoria del guasto meccanico
KEYSTONE/EPA (HOMEM GOUVEIA)
«Il bus viaggiava sempre più velocemente»
Parlano due passeggeri sopravvissuti al terribile incidente di Madeira. Sempre più plausibile la teoria del guasto meccanico

SANTA CRUZ -  A quasi 24 ore dal tragico incidente di Madeira, nel quale hanno perso la vita 29 persone in seguito allo schianto di un bus turistico, parlano due passeggeri sopravvissuti. 

Le loro sono sostanzialmente conferme di quanto emerso fino ad ora, ovvero che all'origine dell'incidente ci possa essere un guasto ai freni del veicolo: «All'improvviso l'autobus si è schiantato contro un muro. Viaggiava sempre più velocemente». Uno dei due aggiunge: «Io e mio marito ci siamo comportati come se fossimo su un aereo, ci siamo rannicchiati come bambini. È stata la nostra fortuna».

I coniugi sono comunque dovuti andare in ospedale, ma sono stati dimessi in fretta: «Ho solo dolore al collo e mio marito si è rotto una costola. Ma queste sono piccole cose. Siamo sopravvissuti. Molti non sanno nemmeno se la moglie o il marito sono ancora vivi».

Tutte tedesche le vittime - Sono intanto state corrette le informazioni circa il sesso delle vittime: 17 uomini e 12 donne tra i 40 e i 60 anni (e non 18 uomini e 11 donne come precedentemente detto). Tutte erano di nazionalità tedesca, come confermato dalle autorità portoghesi. 28 sono invece i superstiti (26 turisti tedeschi più l'autista e la guida portoghesi).

Merkel: «Dolore e shock» - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha espresso «dolore e shock» per quanto successo. In una nota ha sottolineato la »sincera vicinanza a tutte le famiglie che hanno perso i loro cari in questa tragedia», augurandosi che i sopravvissuti e i loro cari possano rapidamente riprendersi dalle ferite fisiche e psicologiche. Merkel ha quindi ringraziato i servizi di soccorso portoghesi «che hanno lavorato in condizioni difficili». 

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