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L'autista protagonista dell'incidente a Madeira viene descritto dai colleghi come un professionista responsabile. Forse un guasto dietro la tragedia
SANTA CRUZ - È finita in tragedia la vacanza sull'isola di Madeira dove un bus turistico si è ribaltato causando la morte di 29 persone e il ferimento di altre 28, alcune delle quali in condizioni gravissime.
Manovra d'emergenza - Secondo i media portoghesi, l'autista dell'autobus aveva tentato una manovra "d'emergenza", probabilmente per impedirne la caduta dal pendio.
L'autobus aveva circa 6 anni, era stato immatricolato nel 2013. L'autista - tra i sopravvissuti assieme alla guida turistica - è un uomo di 55 anni, un professionista. Come riferiscono i testimoni oculari, ha improvvisamente perso il controllo del veicolo, si presume per un problema meccanico (forse per il pedale dell'acceleratore bloccato o un guasto meccanico). Sembra quindi che abbia condotto l'autobus contro un muro, forse nel disperato tentativo di rallentarne la corsa.
Uomo responsabile - Dal suo staff e dalla compagnia di autobus, l'autista è descritto come un uomo molto responsabile. Si era sempre mostrato attento alla sicurezza dei suoi passeggeri.
Le vittime, secondo la polizia locale, sono 18 donne e 11 uomini, ma i soccorritori temono che il bilancio possa aggravarsi visto il numero di feriti, alcuni dei quali molto gravi.
Del gruppo facevano parte soprattutto turisti tedeschi che si stavano spostando da una parte all'altra dell'isola, nota meta turistica con avventori da ogni parte del mondo.
Nessuna vittima svizzera - «Al momento non abbiamo informazioni circa vittime svizzere», ha dichiarato nel frattempo il Dipartimento federale degli affari esteri, su richiesta dell'agenzia Keystone/Ats.
