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ITALIAIl quartiere contro i rom, i loro panini calpestati: «Devono morire di fame»

03.04.19 - 11:52
Rivolta violenta a Roma contro gli ospiti di un centro per casi fragili. Ricollocati. Raggi: «Si indaga per odio razziale»
Il quartiere contro i rom, i loro panini calpestati: «Devono morire di fame»
Rivolta violenta a Roma contro gli ospiti di un centro per casi fragili. Ricollocati. Raggi: «Si indaga per odio razziale»

ROMA - Alcune centinaia di residenti supportati dalle sigle di estrema destra hanno inscenato una protesta a tratti violenta ieri a Torre Maura per impedire il ricollocamento di 70 persone di etnia rom in un centro di accoglienza del quartiere della periferia est di Roma.

I manifestanti hanno incendiato dei cassonetti e un’auto e calpestato il cibo destinato agli ospiti della struttura scandendo frasi come «devono bruciare» e «devono morire di fame». Il Comune ha finito per promettere il trasferimento di queste persone in altri centri «entro sette giorni».

La sollevazione ha preso avvio martedì intorno alle 15 quando alcuni abitanti di Torre Maura hanno notato l’arrivo di nuovi ospiti nel centro d’accoglienza per casi fragili di via dei Codirossoni, fino ad allora occupato da richiedenti asilo. Come riporta Repubblica, tra le 70 persone rom ricollocate a Torre Maura si contano 33 bambini e 22 donne.

Circa 300 abitanti della zona sostenuti da esponenti di CasaPound, Forza Nuova e Azione Frontale hanno tentato di impedire il loro ingresso nell’ex clinica organizzando un presidio davanti alla stessa e rovesciando e incendiando alcuni cassonetti della spazzatura. «Quei bastardi devono bruciare», scandiva la folla. Alcuni tra i presenti hanno anche gettato a terra i panini destinati agli ospiti del centro di accoglienza e li hanno calpestati. «Devono morire di fame», hanno gridato.

Per riportare la calma è stato necessario a più riprese l’intervento della polizia in tenuta antisommossa. Poco prima delle 23 è stata anche data alle fiamme un’auto di servizio degli operatori parcheggiata davanti al centro. I manifestanti hanno altresì ostacolato l’intervento dei pompieri.

La rivolta si è placata solo in tarda serata al termine di un lungo incontro tra una delegazione dei residenti della zona, il capo gabinetto della sindaca Raggi, Stefano Castiglione, la dirigente dell’Ufficio rom capitolino e il presidente del VI Municipio. Ne è uscito l’impegno da parte del Comune a ricollocare le persone trasferite a Torre Maura «entro sette giorni». «Abbiamo perso tutti», ha dichiarato il presidente del VI, Roberto Romanella

I richiedenti asilo «non davano fastidio a nessuno», assicura a Repubblica una residente di 75 anni che abita in via dei Codirossoni da 44. «Ma i rom rubano, ho paura che mi entrino in casa, qui abbiamo già tanti problemi», aggiunge. «I rom sono animali, oggi pomeriggio ci facevano il dito medio dalle finestre», afferma Giuseppe Andrea Barillaro, libero professionista di 30 anni che avrebbe dato avvio alle proteste.

«La storia insegna che i rom sono quelli che ti vengono a rubare dentro casa e ti creano problemi», sostiene un altro residente intervistato mercoledì da Sky TG 24. «Sono zingari, sono ladri, sono zozzi, sono sporchi, rubano, stuprano, macchine rubate, segnano le porte», afferma un altro.

Le 70 persone di etnia rom trasferite nella struttura di Via dei Codirossoni provenivano dal centro di accoglienza di Torre Angela, a un paio di chilometri di distanza oltre il raccordo anulare. La struttura ha dovuto essere liberata perché la proprietà doveva rientrare in possesso dei locali. «Bisogna essere inflessibili con i delinquenti, ma i bambini e le persone fragili devono essere aiutati», ha commentato a Di Martedì su La7 la sindaca pentastellata di Roma, Virginia Raggi. Raggi ha annunciato oggi l'apertura di un fascicolo per odio razziale.

«Come al solito la sindaca Raggi scarica sulle periferie i mali di questa città», ha commentato come riporta il Fatto quotidiano il consigliere regionale della Lega Daniele Giannini, che ha chiesto che «le 70 persone di etnia rom siano destinate altrove e non nel VI municipio, che già conta numerosi accampamenti abusivi e il più grande campo attrezzato del centro Italia». Ad esasperare i residenti, ricorda Repubblica, sono la mancanza di servizi e l'incuria che caratterizza la zona di Torre Maura.

Le modalità e i toni della protesta, tuttavia, hanno suscitato reazioni indignate. «Chi ha calpestato il pane ieri notte a #TorreMaura, per giunta gridando "#zingari dovete morire di fame", ha compiuto un gesto sacrilego che tormenta le coscienze di tutti noi», commenta su Twitter Gad Lerner.

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