A scatenare i disordini era stata l'elezione alla presidenza del parlamento di un deputato della minoranza albanese
SKOPJE - Un tribunale di Skopje ha condannato oggi in primo grado a un totale di 211 anni di carcere 16 imputati ritenuti responsabili dei violenti incidenti avvenuti nel parlamento macedone il 27 aprile 2017.
In quell'occasione decine di manifestanti oppositori del fronte conservatore e nazionalista, e fra essi alcuni deputati, fecero irruzione nell'edificio provocando scontri e violenze. A scatenare i disordini era stata l'elezione alla presidenza del parlamento di un deputato della minoranza albanese.
Fra i condannati, alti funzionari del ministero dell'interno, dell'intelligence e delle forze di polizia, che si sono visti infliggere pesanti pene fino a 18 anni di reclusione, per il loro comportamento passivo dinanzi all'irruzione dei facinorosi.
Condanne fra gli otto e i 15 anni sono state comminate agli autori materiali delle aggressioni a deputati, giornalisti e esponenti della sicurezza parlamentare, molti dei quali riportarono gravi ferite. I condannati possono presentare ricorso in appello contro le sentenze.