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«Credo che George Pell sia innocente ed è stato incriminato. Per me non è un'esperienza comune», ha spiegato il noto penalista Robert Richter, motivando la sua decisione
SYDNEY - Il noto penalista Robert Richter si è ritirato dalla squadra legale del cardinale George Pell in vista dell'appello contro la condanna del prelato per reati di pedofilia. In parte perché è stato troppo coinvolto emotivamente nella causa e irritato per il verdetto di colpevolezza.
Richter ha detto al quotidiano Sydney Morning Herald che sente di non avere «sufficiente obiettività a questo punto» per condurre l'appello presso la Court of Appeal del Victoria. «Sono molto irritato per il verdetto», ha detto, «perché è stato perverso».
Richter ha aggiunto che la causa del cardinale Pell, che è stato dichiarato colpevole di cinque reati di aggressione sessuale a due chierichetti nella cattedrale di St. Patrick a Melbourne nel 1996 e 1997, sarà «meglio servita da qualcuno più distaccato».
«Credo che Pell sia innocente ed è stato incriminato. Per me non è un'esperienza comune», ha aggiunto. Attraverso le procedure penali, delle quali è stata vietata la diffusione dei dettagli fino alla settimana scorsa, gli osservatori hanno notato lo stretto legame fra il cardinale e il principe del foro, che è apparso scioccato nell'apprendere il verdetto di colpevolezza. Il prelato è attualmente in stato di detenzione in attesa della sentenza di condanna, prevista il 13 marzo.
