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GIAPPONE«Momo è morta, stop alla maledizione»

04.03.19 - 16:40
Il creatore della statua diventata protagonista di un macabro e pericoloso gioco su WhatsApp ha annunciato la sua distruzione
«Momo è morta, stop alla maledizione»
Il creatore della statua diventata protagonista di un macabro e pericoloso gioco su WhatsApp ha annunciato la sua distruzione

TOKYO - Ha seminato il terrore tra i giovani utenti di WhatsApp per diversi mesi. È Momo, una creatura da incubo con lunghi capelli neri, occhi sporgenti e bocca deformata. Questo terrificante mostro è stato il protagonista di un macabro gioco chiamato "Momo Challenge", attraverso il quale ragazzini venivano incitati a commettere atti pericolosi. Per ora nessun suicidio giovanile è stato ufficialmente attribuito a questa sfida, ma avvertimenti e fatti gravi si sono diffusi in tutto il mondo.

«Momo è marcita» - Questa creatura è stata creata da uno studio di animazione giapponese. L'artista che ha progettato la scultura si è trovato, suo malgrado, coinvolto in questa psicosi. Nella speranza di mettere fine a questo gioco distruttivo e di rassicurare le sue vittime, Keisuke Aiso ha spiegato al Sun: «Momo non esiste più, non doveva durare. È marcita e me ne sono liberato. Che i bambini siano rassicurati, Momo è morta. La maledizione è svanita».

«Mi sento un po responsabile» - Creata nel 2016, la scultura "Mother Bird" è stata esposta in una galleria d'arte alternativa a Tokyo. L'opera rappresentava il busto nudo di una donna, la parte inferiore del suo corpo evocava invece quello di un uccello. Keisuke Aiso, che afferma di essere stato ispirato dai film dell'orrore, ha ammesso che la sua intenzione era davvero quella di terrorizzare il pubblico, ma non avrebbe mai pensato che la sua creazione sarebbe diventata il centro di un macabro gioco rivolto ai giovani. «I bambini sono stati colpiti e mi sento un po responsabile per questo».

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