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VENEZUELAScontri al confine per gli aiuti: sette morti

04.03.19 - 11:21
I deceduti potrebbero essere anche 25
Keystone
Scontri al confine per gli aiuti: sette morti
I deceduti potrebbero essere anche 25

CARACAS - Sono ormai 7 gli indigeni Pemon morti a causa del violento respingimento degli aiuti internazionali per il Venezuela a Gran Sabana, sulla frontiera venezuelana con il Brasile. Lo ha reso noto la ong venezuelana Foro Penal.

In un messaggio su Twitter, il direttore del Foro, Alfredo Romero, ha informato che Jorge Gonzalez, 40 anni, «ferito da uno sparo di arma da fuoco durante le manifestazioni per l'ingresso dell'assistenza umanitaria a Santa Elena de Uarein, lo scorso 23 febbraio» è morto ieri pomeriggio a Boa Vista, la località brasiliana dove è stato ricoverato d'urgenza giorni fa.

Gonzalez è il settimo morto confermato a causa degli scontri del 23 febbraio a Gran Sabana - comune che comprende Santa Elena de Uarein e la comunità di Kumarakapay, dove è stata uccisa la prima vittima della repressione, il giorno precedente - ma il sindaco locale, Emilio Gonzalez, anche lui Pemon, ha denunciato che i morti in realtà sono stati almeno 25.

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