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ISRAELENetanyahu verso l'incriminazione

28.02.19 - 17:30
Il premier è accusato di corruzione e frode dall'Avvocato generale dello Stato
Keystone
Netanyahu verso l'incriminazione
Il premier è accusato di corruzione e frode dall'Avvocato generale dello Stato

TEL AVIV - L'Avvocato generale dello Stato Avichai Mandelblit ha stabilito di incriminare il premier Benjamin Netanyahu per sospetta corruzione e frode in inchieste che lo coinvolgono.

Lo dicono i media aggiungendo che al premier sarà data la facoltà di difendersi in un'audizione prima della decisione definitiva. Netanyahu darà la sua riposta pubblica in un discorso in tv alle 20 (ora locale).

Le inchieste per cui Mandelblit ha deciso l'incriminazione sono tre. La prima, Caso 1000, riguarda il sospetto di aver accettato regali da imprenditori in cambio di favori. La seconda è il Caso 2000 su contatti con l'editore del quotidiano 'Yediot Ahronot' per una copertura informativa di favore in cambio di una riduzione della tiratura di un giornale rivale.

La terza è il Caso 4000 su rapporti tra la compagnia di telecomunicazioni Bezeq proprietaria del sito di informazione Walla per una copertura giornalistica favorevole. Nei primi due casi il premier è sospettato di frode e abuso di ufficio, mentre nell'ultimo anche di corruzione. Netanyahu ha sempre respinto le accuse.

KEYSTONE/AP (Abir Sultan)

La decisione di Mandelblit - che ha stabilito anche l'audizione per permettere al premier di difendersi - è arrivata dopo mesi di indagini da parte della polizia che, al termine, aveva chiesto all'Avvocatura l'incriminazione di Netanyahu. In un ultimo tentativo il Likud aveva chiesto oggi alla Corte suprema di far posporre a Mandelblit l'annuncio della decisione a dopo il voto del 9 aprile.

I laburisti invocano le dimissioni - Le dimissioni immediate di Benjamin Netanyahu sono state invocate dal leader del partito laburista all'opposizione Avi Gabbai subito dopo la pubblicazione del testo con cui l'avvocato generale dello Stato Avichay Mandelblit ha annunciato la sua incriminazione. «Gli israeliani non vogliono una leadership corrotta - ha stabilito Gabbai. - Allora dimettiti, metti fine a questa vergogna».

Da parte sua il Likud replica che Netanyahu è vittima di una «persecuzione» e che va reputato innocente fino a quando un tribunale non abbia emesso una sentenza nei suoi confronti. Sul web Netanyahu ha intanto postato oggi un breve filmato in cui preannuncia che le accuse nei suoi confronti «cadranno come un castello di carte».

Dall'estrema sinistra il deputato Ayman Odeh sostiene che «il porto di Netanyahu è il carcere». All'estrema destra si replica invece che egli ha il diritto di essere ritenuto innocente fino a prova contraria. «In ogni caso resta il leader più adatto a condurre il Paese».

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