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REGNO UNITOIsis: la famiglia di Shamima ricorrerà in tribunale. Lei: «Voglio cambiare»

22.02.19 - 13:42
Alla 19enne londinese fuggita a 15 anni in Siria come 'sposa dell'Isis' è stata revocata la cittadinanza britannica per decreto
Keystone
Isis: la famiglia di Shamima ricorrerà in tribunale. Lei: «Voglio cambiare»
Alla 19enne londinese fuggita a 15 anni in Siria come 'sposa dell'Isis' è stata revocata la cittadinanza britannica per decreto

LONDRA - La famiglia di Shamima Begum - 19enne londinese fuggita a 15 anni in Siria come 'sposa dell'Isis' - è pronta a ricorrere di fronte ai tribunali del Regno contro la revoca della cittadinanza britannica inflitta per decreto alla giovane dal ministro dell'Interno, Sajid Javid.

Lo si legge in una risposta alla comunicazione del dicastero inviata dalla sorella Renu, anche a nome dei genitori, e resa nota dai media. Lettera nella quale i familiari si dicono «inorriditi, come il resto del Paese, per i disgustosi e indegni commenti» fatti da Shamima nelle interviste in cui ha chiesto di poter tornare in patria senza mostrare alcun pentimento per l'esperienza compiuta e rivendicano "i valori britannici", osservando tuttavia di "non poterla abbandonare": tanto meno dopo che ha dato alla luce un bambino nel campo profughi siriano in cui ora si trova. Renu si dice del resto convinta che la revoca della cittadinanza non possa esaurirsi con un atto d'autorità del ministro, ma «sia materia per le nostre corti britanniche».

Assicura infine che la famiglia ha fatto «ogni ragionevole sforzo» a suo tempo per tenerla lontana da «una setta assassina e misogina che l'ha poi strumentalizzata».

Shamima promette di cambiare e chiede clemenza - Shamima Begum corregge il tiro dopo la revoca della cittadinanza britannica e, in una ennesima intervista, chiede "clemenza" al governo manifestando per la prima volta un'esplicita "volontà di cambiare".

Shamima si rivolge di nuovo agli schermi di Sky dal campo profughi siriano dove ha appena dato alla luce un bambino, per implorare grazia. «Chiedo di riesaminare il mio caso con un po' più di clemenza nel cuore», dice. «Voglio cambiare», aggiunge poi in risposta a una domanda, modificando i toni rispetto al rifiuto d'esprimere finora rimpianto per aver scelto lo Stato Islamico.

L'intervista arriva dopo che la sua famiglia ha annunciato di voler fare appello in tribunale contro la cancellazione della cittadinanza. E che politici come il laburista Jeremy Corbyn o il Tory moderato Philip Lee hanno messo in dubbio il potere di revoca del passaporto del ministro dell'Interno.
 
 

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