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SIRIAUccisa "la voce" dell'Isis: uno jihadista francese

21.02.19 - 17:26
Fabien Clain è stato colpito da un bombardamento aereo a Baghuz. Germania: arrestati 12 presunti islamisti, preparavano un attacco
Polizia
Uccisa "la voce" dell'Isis: uno jihadista francese
Fabien Clain è stato colpito da un bombardamento aereo a Baghuz. Germania: arrestati 12 presunti islamisti, preparavano un attacco

BAGHUZ - Il jihadista francese Fabien Clain è stato ucciso in Siria da un raid della coalizione internazionale e il fratello Jean-Michel è rimasto gravemente ferito: è quanto rivela oggi France Info.

Fabien Clain è stato colpito da un bombardamento aereo a Baghuz, ultimo bastione dell'Isis. Il governo francese attente le analisi del Dna per confermarne il decesso.

Le voci dei fratelli Clain vennero rapidamente identificate nei messaggi audio di rivendicazione dell'Isis dopo gli attentati parigini del 13 novembre.

Germania: arrestati 12 presunti islamisti, preparavano un attacco - Durante alcune perquisizioni di abitazioni nel Land tedesco del Nord Reno-Vestfalia sono stati fermati 12 presunti islamisti, tedesco-marocchini, tra i 22 e i 33 anni. Sono sospettati di pianificare un attacco in Germania e di aver aiutato altre persone ad unirsi alla Jihad in Siria.

Tra i sospetti è stata arrestata anche una giovane coppia sposata di presunti islamisti. I due si sarebbero dovuti unire nel 2016 allo Stato islamico, portando con sé i due bambini. Durante il viaggio in Turchia, però, la coppia era stata fermata dalle autorità locali e rispedita in Germania.

Francia e Gran Bretagna non colmeranno il vuoto Usa - Francia e Gran Bretagna hanno respinto la richiesta dell'amministrazione Trump di colmare il vuoto lasciato dalle truppe Usa in Siria dopo il loro ritiro, a meno che il tycoon non riveda almeno parzialmente la sua decisione. Lo scrive il Washington Post citando dirigenti Usa e stranieri. I due alleati europei, gli unici con truppe sul terreno nella coalizione anti-Isis, sarebbero preoccupati anche dal fatto che finora gli Usa non sono riusciti a fare un accordo con la Turchia perché non attacchi i miliziani curdi.

Una delle principali richieste fatte dall'amministrazione Trump ai suoi alleati europei, compresa la Germania, che non ha truppe in Siria, è quella di formare una forza di monitoraggio per pattugliare una 'safe zone' larga una trentina di chilometri sul lato siriano del confine che separa i turchi dai curdo-siriani.

Il ministro della difesa turco Hulusi Akar e il suo capo di stato maggiore voleranno a Washington per discutere di Siria e altre questioni regionali con il capo del Pentagono ad interim Patrick Shanahan. Le forze democratiche siriane (Sdf) hanno chiesto ai Paesi occidentali di mantenere una forza sino a 1500 uomini nel nordest della Siria per coordinare il supporto aereo e sostenere i suoi sforzi di tenere a bada gli avversari.

Il ministro degli esteri francese Jean-Yves Le Drian, riferisce il Wp, ha detto la scorsa settimana che è stato disorientato dalla politica di Trump mentre martedì il suo collega britannico Jeremy Hunt ha dichiarato che «non c'è alcuna prospettiva di forze britanniche che rimpiazzino gli americani in Siria».

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