Il dolcetto è stato aspramente criticato perché ritenuto offensivo
LIONE - Una boulangerie di Lione ha dovuto ritirare un suo dolcetto. Il pasticcino chiamato "Mamadou", venduto a 2,70 euro, ha infatti alzato un polverone. Sui social network sono rimbalzate le polemiche, dato che il prodotto in questione rappresenta in modo caricaturale il volto di una persona di colore.
Il gestore della panetteria si è scusato, attraverso un video pubblicato su Facebook dall'African Defense League. L’uomo ha riconosciuto che molte persone si sarebbero potute ritenere offese, ha riportato lepoint.fr.
video patisserie " mamadou " (tete de negres) vendue 2 euros 70 par la boulangerie " au fournil murois " pic.twitter.com/tV5SpXCEuX
— afroleaks (@AAfroleaks) 17 febbraio 2019
«Questo dolce è stato creato dai miei predecessori, non sono assolutamente stato io a pensarlo. Non ho mai avuto un problema prima. Non c'è mai stata una lamentela - ha spiegato a radio Mouv - ma capisco, e trovo normale e giustificata la reazione».
Il proprietario della boulangerie ha quindi concluso spiegando che non vi era più nessun motivo di produrre quella pasta, se faceva male a qualcuno. «Il mio obiettivo è assolutamente di non provocare o insultare o altro», ha assicurato.
Non è la prima volta che in Francia una panetteria viene accusata di razzismo per uno dei suoi dolci. E anche in Svizzera una polemica è sorta nel 2017, in merito al noto "Moretto". È dal 1946 che l'argoviese Dubler produce e vende i tipici cioccolatini farciti di schiuma, che a nord delle alpi sono conosciuti con gli appellativi di Mohrenkopf (testa di moro, ndr.) e Tête de negre. Il Comitato contro i dolci razzisti aveva lanciato una petizione sul portale change.org per abolire questa nomenclatura «palesemente razzista».