Alcune teorie cospirative ritenevano che al suo posto ci fosse un impostore. Il primo ad avere dubbi fu il medico del carcere berlinese
SALISBURGO - Il 'prigioniero numero 7' del carcere tedesco di Spandau era effettivamente Rudolf Hess, il gerarca nazista molto vicino a Hitler catturato dagli Alleati nel 1941, e non un impostore come proclamato da diverse teorie cospirative. A provarlo una analisi del Dna condotta su un campione del prigioniero e su una discendente di Hess, pubblicata sulla rivista Fsi Genetics.
Hess fu catturato dopo un volo in Scozia, e al processo di Norimberga fu condannato all'ergastolo. Il primo a dubitare della sua reale identità fu proprio il medico del carcere berlinese, dove fu trovato morto nel 1987, secondo cui alcune caratteristiche fisiche del prigioniero non corrispondevano a quelle del gerarca.
A scovare il campione di sangue del 'prigioniero 7' è stato Sherman McCall, un medico militare statunitense, durante il tirocinio al Walter Reed Army Medical Center di Washington. Le analisi sul Dna del campione e su una discendente di Hess sono state invece condotte dall'università di Salisburgo, e hanno dato una probabilità maggiore del 99,9% che il genoma appartenesse effettivamente al gerarca.
"Quindi - concludono gli autori - la teoria cospirativa che affermava che il prigioniero 'Spandau 7' fosse un impostore si può considerare smentita".