E lo ha pure bandito dai padiglioni dell'esposizione, secondo la Ceo della compagnia che lo ha realizzato è «un evidente segno di sessismo»
LAS VEGAS - Non solo avrebbe dovuto presenziare all'esibizione ma ricevere l'ambito riconoscimento di innovazione, l'Innovation Award al mitico Consumer Electronic Expo (Ces) di Las Vegas.
E invece, il vibratore robotico e multifunzionale Osé - realizzato dall'azienda specializzata Lora DiCarlo -in una completa e totale inversione di marcia è stato prima deprivato dell'alloro e poi bandito dai padiglioni dell'Expo.
«Abbiamo fatto richiesta al comitato sul perché della loro scelta», ha spiegato la Ceo Lora Haddock «e abbiamo ricevuto questa risposta: "Il comitato si riserva il diritto di escludere dalla premiazione tutto ciò che sia ritenuto improprio, osceno o profano", e con l'aggiunta: "includere il vostro prodotto è stato un errore in quanto non risponde a nessuna delle categorie presenti"».
Per Haddock questa è una scusa bella e buona: «Bambole-robot sessuali e porno in VR sì, mentre un vibratore no? Alla sessualità maschile è permesso di essere esplicita ed esplicitata, quella femminile invece è silenziata. Come si fa a dire che non è un evidente segno di sessismo quando si permette la presenza di sex robot per uomini e non massaggiatori robotici per l'orgasmo misto femminile?».
Osé - che non è un vero e proprio (e semplice) vibratore, puntualizza l'azienda - è stato concepito e assemblato da un team di donne e in collaborazione con la Oregon State University, utilizza la microrobotica «per simulare contemporaneamente la sensazione di dita, bocca e lingua», spiega il sito web di DiCarlo, «per quanto riguarda la componente avveniristica, ci siamo: dentro Osé ci sono 8 brevetti unici. Potevamo stare comodamente nella categoria “Droni e Robotica”», conferma Haddock.