Una presunta militante dell'Isis è stata accusata dalla procura generale di Karlsruhe di avere ridotto in schiavitù e ucciso la piccola in Iraq
BERLINO - Una storia straziante sta facendo discutere in Germania. Una presunta militante tedesca dell'Isis è stata accusata dalla procura generale di Karlsruhe di avere ridotto in schiavitù e poi lasciato morire una bambina di 5 anni in Iraq.
La presunta terrorista di 27 anni aveva comprato con suo marito una bambina da un gruppo di prigionieri di guerra per usarla come schiava nel 2015. Quando la bimba si era ammalata e si era fatta la pipì addosso, il marito l'aveva incatenata al sole lasciandola morire di sete.
«L'accusata ha lasciato fare a suo marito e non ha cercato di salvare la bambina» è scritto nell'atto di accusa della terrorista dell'Isis. La donna è poi stata arrestata in Turchia ed espulsa in Germania nel 2016, da lì ha poi tentato di scappare per tornare in Siria ed è stata quindi nuovamente arrestata nel giugno scorso.