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SPAGNAProteste e scontri a Barcellona

21.12.18 - 14:23
Le proteste si svolgono dopo che il primo ministro spagnolo e il presidente catalano si sono incontrati e hanno accettato di tenere colloqui per trovare una soluzione all'impasse sull'indipendenza
Keystone
Proteste e scontri a Barcellona
Le proteste si svolgono dopo che il primo ministro spagnolo e il presidente catalano si sono incontrati e hanno accettato di tenere colloqui per trovare una soluzione all'impasse sull'indipendenza

BARCELLONA - Scontri Barcellona tra polizia e manifestanti indipendentisti catalani che hanno bloccato, sin dall'alba, diverse strade in segno di protesta contro la decisione del governo spagnolo di tenere una riunione decentralizzata del Consiglio dei ministri, guidata dal primo ministro spagnolo Pedro Sánchez.

Secondo quanto riferisce El País, i Mossos d'Esquadra hanno arrestato sette persone. Sei sono state fermate per gli incidenti nella zona del Drassanes Reials, un edificio che si trova sul lato marittimo della città, dove hanno eretto barricate e lanciato pietre e vernici. Un'altra persona è stata arrestata perché trasportava materiale che poteva essere utilizzato per realizzare un ordigno incendiario o esplosivo, sebbene non fosse stato assemblato.

L'Assemblea nazionale della Catalogna (ANC) ha invitato i suoi militanti a manifestare a Barcellona e più di 20 strade sono state bloccate dai membri dei Comitati di azione diretta per la Difesa della Repubblica allo scopo di tagliare tutti gli accessi alla città.

Decine di manifestanti si sono seduti sull'autostrada AP 7, che corre lungo la costa mediterranea, tenendo le mani in aria mentre la polizia in tenuta antisommossa li ha portati via dalla strada. Alcuni indossavano giubbotti fluorescenti, in un presunto riferimento sia agli attivisti francesi dei gilet gialli, sia al colore associato al movimento indipendentista catalano, il giallo.

Le proteste si svolgono dopo che il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, e il presidente catalano, Quim Torra, si sono incontrati e hanno accettato di tenere colloqui per trovare una soluzione all'impasse sull'indipendenza.

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