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STATI UNITINon riuscì a proteggere Kennedy: «Sono tormentato dai rimorsi»

23.11.18 - 19:05
L'agente del Secret Service assegnato alla sicurezza del presidente a Dallas non si dà pace per la sua morte: «Vedo ancora la ferita d'arma da fuoco»
Keystone
Non riuscì a proteggere Kennedy: «Sono tormentato dai rimorsi»
L'agente del Secret Service assegnato alla sicurezza del presidente a Dallas non si dà pace per la sua morte: «Vedo ancora la ferita d'arma da fuoco»

NEW YORK - L'agente del Secret Service assegnato alla sicurezza del presidente John Fitzgerald Kennedy non si dà pace per la sua morte 55 anni dopo i fatti di Dallas. Il 22 novembre del 1963, Clint Hill era stato incaricato di proteggere il corteo presidenziale quando Lee Harvey sparò tre colpi d'arma da fuoco contro l'allora giovane presidente.

Secondo quanto scrive il New York Post, Hill cercò di proteggere il presidente ma arrivò a lui solo dopo il secondo proiettile al cranio. «Vedo la ferita d'arma da fuoco - racconta l'ex agente - c'è un buco nel cranio senza più materia cerebrale. È una cosa che non riuscirò mai a cancellare dalla mia mente».

In seguito all'assassinio di Jfk, Hill, che ora ha 86 anni, andò incontro a depressione e alcolismo. È uscito dal tunnel solo nel 1982.

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