REGNO UNITOLeicester, si temono cinque morti ma non ci sono conferme

LEICESTER - Non è stata ancora chiarita la dinamica dell'incidente che ha coinvolto ieri sera l'elicottero del proprietario del Leicester City Vichai Srivaddhanaprabha. 

Un silenzio che sta iniziando a infastidire l'opinione pubblica, tanto che gli inquirenti hanno sentito la necessità di chiedere di avere pazienza.

La polizia del Leicestershire ha confermato di aver avviato un'inchiesta e di stare collaborando strettamente con il club. Nessuna conferma al momento sul numero delle vittime: si suppone che a bordo ci fossero il magnate thailandese, uno (o forse due) dei suoi figli e due piloti. Un parente dell'imprenditore ha dichiarato alla BBC che Srivaddhnaprabha si trovava sicuramente a bordo. Una fonte vicina al club calcistico ha invece affermato che le vittime sono il patron del club, la figlia, due piloti e una quinta persona attualmente non identificata.

L'inchiesta e le testimonianze - L'ente britannico che investiga sugli incidenti aerei (Aaib) è giunto sul posto per i rilievi. I media inglesi stanno raccogliendo le testimonianze di chi ha assistito alla tragedia. Il Mirror racconta di un poliziotto che ha cercato di rompere il vetro della cabina dell'elicottero, nel tentativo di salvare i passeggeri, prima che le fiamme divampate dopo un'esplosione costringessero lui e le prime squadre di soccorso giunte sul luogo a mettersi al riparo.

Tifosi in pellegrinaggio - Il posteggio adiacente allo stadio King Power di Leicester, che prende il nome dalla compagnia di Srivaddhnaprabha - che gestisce negozi duty-free negli aeroporti - è diventato meta di pellegrinaggio dei tifosi della squadra locale. In molti, questa domenica mattina, hanno depositato fiori o candele sul luogo della sciagura.

Un fotografo presente allo stadio sabato sera ha spiegato alla radio della BBC che la causa dell'incidente potrebbe essere da ricercarsi in un problema tecnico: «Il motore si è fermato e ha emesso un leggero ronzio, come un rumore stridente. L'elicottero poi è diventato silenzioso, mi sono voltato e la situazione è andata fuori controllo, poi c'è stato un boato e una palla di fuoco».