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GERMANIAAnna Todd aggredita verbalmente: «Non mi sono sentita protetta»

16.10.18 - 06:00
La scrittrice è stata insultata da un gruppo di uomini mentre era con altre donne del suo staff a Francoforte
Anna Todd aggredita verbalmente: «Non mi sono sentita protetta»
La scrittrice è stata insultata da un gruppo di uomini mentre era con altre donne del suo staff a Francoforte

FRANCOFORTE - Il suo racconto potrebbe essere quello di una qualsiasi giovane, ma la sua notorietà potrà fungere da cassa di risonanza e la sua disavventura potrà far riflettere maggiormente.

I fatti risalgono all'11 ottobre. Insieme ad alcune donne del suo staff, Anna Todd è stata aggredita verbalmente in un albergo di Francoforte, durante la Buchmesse. La scrittrice, bestseller con il suo libro After, non si è sentita supportata e protetta dai dipendenti dell’hotel dove si trovava e nemmeno dalla polizia.

«Ci hanno detto che siamo tristi, patetiche, stupide. Così disgustose che non avrebbero mai voluto toccarci né fare sesso con noi - ha spiegato la 29enne a Il Corriere della Sera - Sono stati mandati via ma poi il manager del Marriott non ha fatto nulla quando sono tornati e ci hanno aggredito per un’altra ora e mezza».

Ad assalire il gruppo sono stati sei uomini, probabilmente non del luogo, «perché parlavano in inglese con tutti. Non sono mai stati identificati. Avevano il pass per la fiera del libro. Due di loro erano particolarmente aggressivi, per paura di incontrarli nuovamente ho rinunciato al mio intervento alla manifestazione», ha continuato Anna Todd.

«Ho chiamato tre volte la polizia, ma mi hanno risposto che il nostro caso non era un’emergenza». Quando gli agenti sono arrivati la scrittrice ha mostrato loro un video che aveva fatto e postato su Twitter ma, in base alla legge tedesca, «mi hanno detto di cancellarlo o mi avrebbero preso il telefono».

Ma perché la scrittrice di Noi stelle cadenti è stata aggredita? «Non mi hanno riconosciuta come Anna Todd. Gridavano “pazze donne americane”. Ci accusavano di avere votato Trump, di odiare i neri, di invadere altre nazioni. Ci invitavano a tornare nel nostro Paese e ad andare a lamentarci con #MeToo. Hanno approfittato del fatto che fossimo tutte donne».

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